comunicato stampa
Idv: 'Solidarietà agli Agenti di Senigallia feriti negli scontri. Ogni violenza è esecrabile'


Vogliamo prima di tutto complimentarci ed esprimere la nostra affettuosa vicinanza agli agenti delle forze dell'ordine, la cui perizia e il cui senso della misura hanno impedito che sabato una situazione drammatica degenerasse in tragedia e soprattutto esprimere solidarietà agli agenti del nostro territorio feriti nei fatti gravi che sono avvenuti.
Subito dopo vogliamo esprimere piena solidarietà a quel 99% di manifestanti che, nonostante una situazione di grande tensione e rabbia ha rifiutato e respinto le provocazioni. Le malefatte di un migliaio di delinquenti, in netta minoranza rispetto al corteo di centinaia di migliaia di persone pacifiche non devono oscurare, come purtroppo sta succedendo, le giuste ragioni della protesta pacifica della grande maggioranza dei manifestanti composti da precari, famiglie, operai, studenti, etc.
Ogni violenza e ogni danneggiamento è esecrabile e certamente i violenti e chi si è macchiato di un reato deve essere isolato e punito. Allo stesso modo condanniamo chi per puro protagonismo come gli irresponsabili del “Coordinamento Civico” cerca la disputa populista e ideologica, perdendo l’occasione di fare un intervento razionale e all’altezza della situazione.
Per scrivere di atteggiamenti ambigui ci vogliono fatti e persone di riferimento se no è minare il vivere “civico”, paradossale da parte di chi si fa fregio del termine nelle aule istituzionali.
La battaglia per le strade di Roma, purtroppo, era prevedibile. Eppure, con molta superficialità è stato organizzato il servizio d’ordine da parte del Ministero dell’Interno. Il dispositivo mirava essenzialmente a difendere i Palazzi della politica, confinando il corteo in zone periferiche. Un'eventuale devastazione avrebbe avuto obiettivi meno sensibili.
Migliaia di uomini e mezzi schierati a chiudere i varchi della "zona rossa". Con tempi di reazione lunghi e farraginosi. Nessun "filtraggio" significativo e nessun intervento sul corteo e nel corteo. Gli appartenenti alle forze di polizia dovevano limitarsi a sopportare, come al solito, invettive e il lancio di oggetti di ogni genere dei black bloc, sorvegliando che la situazione non degenerasse. Le forze dell'ordine, con questo dispositivo rivelatosi inadeguato, hanno combattuto per ore in strada come potevano, pagando ancora una volta un prezzo altissimo, con molti agenti feriti, per contenere le devastazioni e i saccheggi di una banda di delinquenti organizzati da tempo.
Come ha detto il nostro presidente Antonio Di Pietro, “Chi ha governato la situazione nella stanza dei bottoni del Viminale, compreso il ministro, ha sottovalutato la situazione. Delle due l’una: o è incapace ad assicurare un’attività di prevenzione e infiltrazione, oppure non ha voluto svolgere questo ruolo. E magari fa sorgere il dubbio che non siano stati bloccati i provocatori per spostare l’attenzione dal grande significato democratico di quella manifestazione”.
Doppia solidarietà va alle forze dell’ordine che si sono viste proprio nel giorno precedente alla manifestazione subire il taglio lineare di ulteriori 60 milioni al fondo per le missioni di ordine pubblico e sicurezza. Effetti di una politica inadeguata, inefficiente, menefreghista da parte del Governo. Per questo condividiamo e siamo vicini a tutti i Sindacati di Polizia che manifesteranno domani nelle piazze indignati da tutto ciò.

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