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Confartigianato: ' La crisi va superata senza affossare i privati e le imprese'

confartigianato 2' di lettura Senigallia 28/09/2011 -

No alla tassa di soggiorno e al potenziale inasprimento della pressione fiscale. Netta la presa di posizione della Confartigianato di Senigallia: la situazione è difficile ma la crisi va superata senza affossare i privati e le imprese. Se si ritoccano al rialzo le imposte vigenti e se ne creano di nuove, non ci sarà più margine alcuno per la ripresa. La manovra finanziaria scuote duramente le amministrazioni locali.



Di questo Confartigianato ne è ben consapevole. Si usa la tecnica del bastone e della carota e se da una parte si tagliano i trasferimenti statali impoverendo drammaticamente le risorse degli Enti, dall’altra si forniscono agli stessi nuove possibili tasse da introdurre, tra cui quella di soggiorno, e la possibilità di sbloccare l’addizionale IRPEF. Ma non è fabbricando imposte su imposte o ritoccando quelle esistenti che si favorisce la ripresa né tantomeno la crescita.

“Confartigianato si rende conto della difficile scelta che l’Amministrazione Comunale di Senigallia deve operare per far quadrare i conti –affermano Giacomo Cicconi Massi e Marco Bazzucchi, rispettivamente responsabile e presidente della Confartigianato di Senigallia- ma chiede a gran voce che non venga introdotta la tassa sul turismo, né si procurino aumenti alla addizionale IRPEF. Entrambe le imposte inciderebbero drammaticamente sulla produttività del territorio e in ultima analisi sulla sua sorte.”

Senigallia vive anche, e soprattutto, di turismo, lo dimostrano gli ottimi risultati della stagione balneare appena conclusa. Confartigianato cerca continuamente di creare eventi e iniziative a supporto di questo flusso di visitatori in entrata e non solo nei mesi più caldi ma anche nella stagione autunnale e invernale. La tassa di soggiorno, anche se applicata al minimo, a lungo andare peserà su tutto il settore, impoverendolo: non è inverosimile e pesa come una minaccia che i turisti disertino Senigallia proprio per evitare questo odioso balzello, con grave danno per albergatori, ristoratori, l’indotto e tutta la città.

“Raggranellare risorse con le tasse può apportare agli Enti una prima boccata di ossigeno –concludono Cicconi Massi e Bazzucchi- Ma verrà pagato a caro prezzo dal territorio. Il calo di fatturato, la scarsa redditività, l’impossibilità di porre mano a investimenti. Questa è la situazione delle imprese artigiane. In momenti di crisi come quello attuale gli Enti pubblici possono invertire il corso ponendosi al fianco delle aziende e piuttosto che “investire” in tasse, ottimizzino le proprie spese, tagliando le uscite, riorganizzando il personale interno, riducendo compensi, e investano sulle nostre imprese, che, se poste nelle condizioni di reagire, potranno guidare il territorio fuori della crisi.”






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-09-2011 alle 16:36 sul giornale del 29 settembre 2011 - 505 letture

In questo articolo si parla di lavoro, confartigianato, economia, commercio, senigallia, impresa

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