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Slot machine e sale gioco: pugno di ferro a Senigallia contro il gioco d'azzardo

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Paola Curzi

Il Comune mette un freno al proliferare delle sale gioco e dei giochi d'azzardo, in particolare. Mercoledì pomeriggio la III commissione consiliare ha iniziato la discussione di approfondimento sul nuovo regolamento comunale che disciplina le sale gioco e gli apparecchi di trattenimento e che presto approderà in Consiglio Comunale per l'approvazione.

L'obiettivo è quello di disincentivare il gioco d'azzardo, favorito dal proliferare delle slot machine che si trovano praticamente ovunque. Dai bar, ai ristoranti, ai tabacchi fino addirittura agli stabilimenti balneari. Per far ciò il regolamento comunale punta ad introdurre norme più stringenti rispetto alla normativa nazionale.

Vogliamo scoraggiare il gioco d'azzardo e far sì che chi frequenta sale gioco o locali con slot machine lo faccia nelle piena consapevolezza e giochi con moderazione” -spiega l'assessore alle attività economiche Paola Curzi. Eccezione fatta per le sale gioco autorizzate dalla Questura che sono sottratte alla normativa comunale, il nuovo regolamento introduce novità importanti. Anzitutto il divieto di aprire nuove sale da gioco nel centro storico. Ma non solo. Per il resto del territorio comunale nuove sale gioco potranno essere autorizzate solo se ad almeno 500 metri di distanza da luoghi “sensibili” come scuole, luoghi di culto, ospedali, ecc. Dovranno inoltre essere accessibili per i disabili e garantire parcheggi pari a 3/10 della s.u.l. stessa.

Le sale da gioco saranno aperte dalle 10 all'1 di notte, con una proroga fino alle 2 per il sabato. Infine nei locali con giochi “d'azzardo” (e quindi anche bar, tabacchi, ecc...) i minori possono entrarvi durante l'orario scolastico soltanto se accompagnati da un maggiorente. Questo per scoraggiare eventuali fughe da scuola per andare a giocare.

"Purtroppo il 3.7% del Pil nazionale è dai dai proventi delle sale gioco -aggiunge la Curzi- e lo Stato incentiva queste pratiche tanto che anche l'ultima Finanziaria va in questa direzione. Il Comune di Senigallia vuole invece tutelare i cittadine e la categorie più a rischio da quelle che sono pratiche a rischio di patologie e dipendenze".



Paola Curzi