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Piano Cervellati: Mangialardi, 'Le migliorie sono ormai visibili ma le novità non finiscono'


Il Piano Cervellati aggiunge sempre più tessere al mosaico della riqualificazione del centro storico. Ai cinque ambiti di riqualificazione (che prevedono il recupero di altrettante aree di proprietà privata oggi in degrado) destinati alla realizzazione di nuovi appartamenti e di opere pubbliche dagli oneri di urbanizzazione, si aggiunge una lunga schiera di interventi realizzati tutti nel centro storico secondo i dettami del piano particolareggiato del centro storico.
Dall'approvazione nel 2008 ad oggi, numerosi sono stati gli edifici privati ristrutturati seguendo i canoni estetici ed urbanistici del nuovo strumento che prevede anche la possibilità della ricostruzione dei terzi piani abbattuti dal terremoto del 1930. “Gli elementi di innovazione introdotti dal piano Cervellati sono sempre più visibili e il centro storico sta acquisendo una nuova veste -commenta il sindaco Maurizio Mangialardi- il dato positivo è che oltre alle riqualificazioni dei cinque comparti, per due dei quali i lavori sono già partiti e per gli altri tre i progetti sono in dirittura di arrivo, c'è tutta una serie di ristrutturazioni di edifici privati anche importanti che in questi tre anni hanno seguito i dettami del piano Cervellati”.
Molti gli esempi di palazzo ed edifici storici freschi di restayling. Da palazzo Sbriscia-Ferretti agli edifici via Battisti, via Pisacane e quelli nel rione Porto. I cinque comparti trattati con piani particolareggiati da Cervellati sono quelli della curva della Penna, dell'ex Nirvana e dell'ex Ferri di via Baroccio, dell'ex Arena Italia e del Bastione di via Rodi. “Tutti i comparti portano con sé opere di ubanizzazione importanti come nuovi parcheggi pubblici e una rotatorio alla curva della Penna che andrà a sostituire il semaforo -sottolinea il primo cittadino- Non dimentichiamo poi il progetto degli Orti del Vescovo che prevede la realizzazione di 40 appartamenti tutti destinati ad edilizia residenziale pubblica perchè tra gli obiettivi di Cervellati c'è sì quello di riportare la residenzialità nel centro storico ma è attento anche alla funzione sociale tanto che sono previsti diversi alloggi ad edilizia convenzionata”.
Obiettivo prioritario posto dall'architetto bolognese nella redazione del piano particolareggiato è stato infatti quello di bloccare la fuga dei residenti dal centro storico e se possibile anche di invertire la tendenza che solo negli ultimi 20 anni ha visto uscire dal centro storico un quarto degli abitanti. Oggi i residenti all'interno della città murata (come la chiama Cervellati) sono circa 2 mila. Un numero che nei prossimi anni dovrebbe aumentare. “Il piano Cervellati sta riscuotendo molto successo -conclude Mangialardi- e alla funzione abitativa, con risposta alla domanda di casa per le giovani famiglie e le fasce deboli, si aggiunge la riqualificazione complessiva del nostro centro storico”.

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