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Attraversa i binari per andare alla Sacelit, treno travolge un tunisino di 41 anni

3' di lettura Senigallia 23/08/2011 -

Attraversa di corsa i binari ma viene travolto da un treno in corsa. Un impatto violento che non ha lasciato scampo ad un tunisino di 40 anni, il cui corpo dilaniato è stato sbalzato a pezzi oltre la ferrovia.



Un incidente dalla dinamica ancora tutta da accertare quello che si è verificato ieri sera intorno alle 20.15 lungo l’arteria ferroviaria di Senigallia, a qualche centinaio di metri dalla stazione. Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli investigatori, il tunisino avrebbe scelto di attraversare i binari per raggiungere l’area della ex Sacelit Italcementi dal centro storico. Una “manovra” che non sarebbe inusuale per gli extracomunitari che da tempo trovano riparo notturno all’interno degli edifici disabitati di via Bixio, al porto. Proprio la scorsa settimana i Carabinieri avevano effettuato un blitz prelevando un gruppo di sette tunisini che abusivamente avevano allestito un bivacco all’interno delle case del porto.

Purtroppo negli ultimi giorni a quanto parte gli extracomunitari, dopo il blitz, sarebbero tornati ad occupare gli edifici ai margini della ex Sacelit. E il tunisino finito sotto il treno regionale proveniente da Ancona e diretto a Rimini sarebbe stato uno del gruppetto. Pare infatti che la vittima, Mohamed Athem Ben Arbi (queste le generalità fornite subito dopo l’incidente da alcuni connazionali alla Polizia) fosse stato in compagnia di altri due o tre connazionali. Il gruppetto dal centro cittadino dopo essere passato per via Perilli e aver attraversato la statale (proprio a due passi dal Foro Annonario) avrebbe scavalcato la piccola recinzione che delimita la linea ferroviara all’altezza del piccolo ponte che passa sopra il fiume Misa. Con ogni probabilità gli extracomunitari avevano intenzione di camminare a lato dei binari per raggiungere gli edifici disabitati alla ex Sacelit pensando così di non essere notati dirigersi verso la zona del porto. Una mossa che però è costata cara a Ben Arbi. Il tunisino è stato travolto in pieno dal treno. La locomotiva di testa del treno ha tentato una frenata disperata ma quando il treno si è fermato, qualche centinaio di metri più a nord del punto in cui l’uomo è stato travolto, era ormai troppo tardi.

Una scena raccapricciante quella che si è presentata non solo ai connazionali ma anche agli ignari passanti che si transitavano lungo via Perilli. Brandelli del corpo dilaniato del tunisino sono schizzati ovunque. I resti degli arti inferiori sono sbalzati in via Perilli, all’altezza del sottopasso che porta sul lungomare Marconi, tra lo shock generale dei passanti. Quel che restava del corpo della vittima invece è stato ritrovato nei pressi parcheggio del Mat Bar, lungo la statale nord. Sul posto sono subito arrivati Carabinieri, Polizia, Polfer e Croce Rossa. L’area è stata recintata e i soccorritori hanno cercato di coprire i resti del corpo dalla vista dei passanti. E mentre il traffico ferroviario è stato temporaneamente sospeso per consentire le operazioni di ripristino delle rotaie, via Perilli è stata chiusa per il recupero dei resti del corpo. Attoniti anche i connazionali della vittima, almeno quelli che sono rimasti fino all’arrivo delle forze dell’ordine e che hanno fornito la loro versione dell’accaduto.

Tra le varie ipotesi che alcuni dei tunisini avrebbero fatto trapelare (forse per depistare gli investigatori dal bivacco alla ex Sacelit) ci sarebbe anche quella per la quale la vittima stava scappando dopo una lite fra connazionali. Una versione meno verosimile rispetto a quella principale ma che comunque oggi sarà valutata dagli inquirenti.








Questo è un articolo pubblicato il 23-08-2011 alle 23:45 sul giornale del 24 agosto 2011 - 3290 letture

In questo articolo si parla di cronaca, giulia mancinelli

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