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Canti (IdV): 'Alla Lega non interessa la legalità'

stefano canti 6' di lettura Senigallia 25/04/2011 -

Che dire dei due articoli (1, 2) della Lega Nord. Si commentano già da soli, degni dei loro manifesti xenofobi e intolleranti come quello con il pellerossa con scritto “loro hanno subito l’immigrazione, ora stanno nelle riserve”. Non c’è da sorprendersi di tutto ciò per una forza che se non spaccasse in due il Paese non esisterebbe, se non alimentasse la divisione in due sparirebbe.



Prima contro i terroni, ora contro gli immigrati. Prima contro Roma ladrona e ora sono anche diventati la Lega Poltrona grazie al ricattabile Silvio Berlusconi che ha svenduto il Pdl. Prima di tutto c’è chi dice che insultiamo, propagandiamo odio, etc, ma dev’essere che allora il Consigliere Comunale Pazzani non rilegge bene quello che scrive, perché lui insulta addirittura tutti gli immigrati e propaganda, sì, intolleranza e fobie populiste come dev’essere gli detta la linea il proprio partito. Offese che hanno urato la sensibilità e sentite anche per la sua storia personale dal nostro stesso coordinatore dei Giovani dell’Italia dei Valori Senigallia, organo interno al nostro partito e che lo rappresenta, Dean Hajredini nel suo comunicato del nostro partito politico e che rispecchia un’opinione politica che rappresenta l’Italia dei Valori, tollerante e che vede l’integrazione come un valore e non la usa a fini di spargimento di terrore.

Per colpa delle parole del Consigliere comunale della Lega Nord e del suo partito che gioca sugli stereotipi e dà dati inesatti siamo ridotti- ed è gravissimo - a dover ricordare che gli immigrati sono esseri umani. La perversione etica di questa destra - accanto e a monte della sistematica mortificazione di valori e di diritti - sta modificando e violando elementari regole di convivenza civile.

Quando Pazzani scrive parole sciocche come “la considerazione da fare è che gli stranieri in Italia sono più propensi a commettere reati degli italiani” non si rende conto di quello che dice, ed è fortunato che noi dell’Italia dei Valori abbiamo una cultura, a differenza loro, anche data dagli insegnamenti del buon Gesù che, ricordando che è appena stata Pasqua, disse mentre subiva il martirio “padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Lo spero proprio che la Lega Nord non si renda conto di quello che dice perché se no se ne dovrebbe pentire nel senso cristiano, ma questo senso loro ne hanno ben poco, addirittura ci hanno riservato le stesse parole volgari e populiste del loro leader Bossi pronunciate verso la Chiesa Cattolica “gli immigrati ospitateli a casa vostra”, cosa che fanno già tutti gli enti di solidarietà a differenza dei leghisti che non conoscono questa parola.

Pazzani ha ragione che hanno più procedimenti penali gli immigrati degli italiani, ma grazie alla legge Bossi-Fini che li rende delinquenti senza aver commesso il reato il più delle volte e nelle mani della vera, quella si, delinquenza e della criminalità organizzata. Ma c’è di più che la Lega Nord ha fatto in materia di immigrazione con questa legge: premia soprattutto proprio gli stranieri che vengono per delinquere. In questo senso ho scritto una nota che ripubblicheremo nel nostro blog, qui purtroppo non abbiamo lo spazio necessario. Ma dei due casi mi interessa raccontarne uno al Consigliere che si è tanto premuto di raccontare un caso nel suo articolo.

Lo sa che quotidianamente in qualsiasi tribunale, basta andare in quello di Senigallia, ci sono nello stesso giorno di udienza tre o quattro procedimenti sulla stessa persona? Lo sa che viene processata proprio per la Bossi-Fini ogni volta? Lo sa che ogni volta viene decretato il foglio di via ma rimane sempre qui (per la legge della Lega non per altre)? Lo sa chi è questa persona? E’ una povera ragazza dell’88 o del ’90 magari che viene il più delle volte da Stati dell’est e costretta a prostituirsi in strada, nelle nostre strade, in mano a degli aguzzini. Ma questo alla Lega Nord non importerà un fico secco. Perché per la Lega Nord il problema non è il reato e né il rispetto della legalità. Per la Lega Nord il problema è lei, la ragazza che subisce una vita ignobile in mano a dei delinquenti perché considerata, come una merce, un ingombro. Cara Lega “Gli immigrati sono un costo” dite incoerentemente visto che i costi li fate voi che state al governo nazionale.

E poi è vergognoso lo scarica barile delle responsabilità sul sistema giudiziario e il sistema penale. La responsabilità è solo vostra, è della Lega Nord. E mi faccia la cortesia Pazzani: non tiri fuori la Polizia. I problemi dei poliziotti le assicuro che li conosco molto bene come conosco quello che dicono i loro sindacati Consap e Siulp. Se vuole posso farveli incontrare e le assicuro che le individuano subito i responsabili che li hanno resi in una situazione di impotenza: il Ministro dell’Interno Roberto Maroni (Lega Nord e che gli ha azzannato un polpaccio), il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (che li ha chiamati panzoni) e il Ministro dell’economia Giulio Tremonti con i tagli lineari.

Il diritto alla sicurezza, con la Lega Nord e le sue parole Pazzani, è divenuto uno spot e la sicurezza è stata affidata in appalto a ronde private (che non si sono viste!), mentre le forze dell'ordine sono state costrette ad operare con strutture inadeguate e con continui tagli di personale e risorse.

In questo panorama, gli immigrati sono diventati una fastidiosa presenza, indicati - tutti coloro che risiedono in Italia - come un pericolo da contrastare e - tutti coloro che cercano di immigrare - come nemici da respingere con ogni mezzo.

Ogni dittatura ha bisogno di avere una categoria, una razza, una fede, una classe di esseri umani da elevare a simbolo e a monito per la mortificazione dei diritti di tutti, anche di chi non appartiene a quella categoria, a quella razza, a quella fede, a quella classe. Nessuno si illuda.

Qualcuno cerca di distrarre l’attenzione ricordando che le scelte riguardano gli immigrati e che, pertanto, chi non è immigrato non ha nulla di che preoccuparsi. No. Non è così. La campana a morte non suona soltanto per i diritti umani degli immigrati, essa suona per tutti e per ciascuno, per i diritti di ogni essere umano. Dire questo appena passato il 25 aprile è importante, e lei Consigliere Comunale era meglio che veniva alle celebrazioni della festa della Liberazione invece di scrivere i suoi articoli con gli amici Leghisti, rendendo onore al suo mandato che rappresenta la Costituzione tra cui l’art. 7 della Costituzione violato proprio da voi leghisti votando il trattato Italia-Libia (di cui solo noi dell’Idv abbiamo votato contro in Parlamento) con Gheddafi e chiudendo gli occhi sui lager del rais che vi levavano di torno le merci ingombranti e cioè le persone, uomini donne e bambini, immigrate che ritenete tali.

Mi fermo qui, le ho dedicato troppo tempo, perché il suo articolo di oggi insieme a quello della Lega Nord non meriterebbero risposte.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-04-2011 alle 23:16 sul giornale del 26 aprile 2011 - 2353 letture

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