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Pasqua, gli auguri del vescovo Orlandoni

giuseppe orlandoni 2' di lettura Senigallia 23/04/2011 -

Attraverso le strade travagliate di questo 2011 giunge a noi in questi giorni, con l’irrompere della primavera, la Pasqua. E’ un appuntamento per tutti, da vivere con i suoi valori e la ricchezza dei suoi significati che nascono dalla fede e arricchiscono le nostre tradizioni popolari.



La Pasqua è annuncio di risurrezione, di vittoria di Cristo sulla morte: il Cristo che muore crocifisso, risorge. E’ l’evento più sconvolgente della storia. E’ il mistero della vita che rinasce, che trionfa, che risorge da quel sepolcro che sembrava aver rinchiuso nella terra ogni cosa. Il fatto della Pasqua è ragione di vita, di speranza, di solidarietà. Ognuno di noi è chiamato a risorgere, a cercare di incontrare il Risorto, a passare dall’egoismo all’amore, dall’individualismo alla solidarietà. Siamo chiamati a far trionfare la vita, sempre: la vita allo stato nascente e la vita nello stadio terminale come pure la vita nell’arco del suo pieno sviluppo, specialmente quando è ferita, mortificata, umiliata. In questi ultimi tempi, alla perdurante crisi economica, che avvolge anche il nostro territorio, si è aggiunto il dramma degli immigrati. Quante vite umane in pericolo! Persone che attraversano il mare in condizioni disperate per sfuggire alla fame, alla miseria, alla dittatura, alla guerra civile. Non chiamiamoli clandestini. Sono nostri fratelli. Sono persone che mostrano un’evidente sofferenza e una pressante richiesta di aiuto; anelano ad una vita dignitosa, vogliono scegliere la libertà e la democrazia, alcuni desiderano ricongiungersi ai loro familiari.

Anche questi fratelli hanno diritto alla Pasqua, ad una risurrezione: le strade sono l’accoglienza, l’ospitalità, la cooperazione; gli strumenti: la casa, il lavoro, la condivisione. Il prossimo Congresso Eucaristico Nazionale, che si svolgerà ad Ancona e, per una giornata, anche a Senigallia, richiama i cristiani a considerare l’Eucaristia come forza e nutrimento per la vita quotidiana, fattore di trasformazione della vita personale e sociale. Chi accoglie Cristo che si dona in un atto di amore supremo, non può non accogliere con amore il fratello, specialmente quello la cui vita è segnata dalla sofferenza. A tutti, particolarmente a quanti soffrono nel corpo e nello spirito, esprimo la mia vicinanza e il mio sincero augurio di Buona Pasqua. Buona Pasqua a tutti coloro che decidono o decideranno di andare controcorrente, cioè di rivedere i propri stili di vita, optando per la sobrietà, la solidarietà, la speranza. Buona Pasqua a tutta la Chiesa locale, perché alla luce del mistero pasquale proceda con gioia e fiducia nel cammino di comunione tracciato dal Sinodo diocesano. Buona Pasqua ad ogni uomo o donna di buona volontà, perché tutti ci si possa impegnare per vincere il male e fare il bene.


da mons. Giuseppe Orlandoni
vescovo di Senigallia




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-04-2011 alle 16:08 sul giornale del 23 aprile 2011 - 709 letture

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