Confcommercio a Oasi: 'Cicconi Massi fa confusione tra concessione e contratto'

SIB Marche Confcommercio – Imprese per l’Italia, ritiene che sia una fortuna che una parte di operatori balneari, non definita numericamente da deleghe, ma da chiacchiere, abbia come rappresentante sindacale qualcuno in grado di decidere al posto del governo le sorti del comparto stesso.
Non partecipando agli incontri, non può però sapere che sono gli stessi politici con documentazione ufficiale, in maniera bipartisan, che riportano sul territorio notizie rispetto ai lavori e ai documenti della Camera; proprio tra questi documenti, ce n’è uno che spiega la possibilità, offerta dalla Comunità Europea, di uscire dalla direttiva Bolkestein, che dà tempo al Governo per fare questa operazione fino al 28/12/2011; non valutare la possibilità di ottenere questo risultato, che riporterebbe in sicurezza il comparto demaniale, è una presa di posizione che nessuna Associazione può permettersi.
Preparare poi il “piano B”, è invece un obbligo delle confederazioni, ma questa soluzione va tirata fuori e pubblicizzata solo dopo aver tentato il tutto per tutto nella difesa delle attuali posizioni concessorie; Non a caso, il 5 Aprile a Roma, diversi concessionari aderenti ad OASI – Confartigianato, provenienti da Rimini e Riccione, luogo di nascita di OASI, hanno pubblicamente dichiarato che la loro associazione non cura gli interessi dei propri associati, ma solo quelli di alcuni di essi, e non quelli di chi opera su patrimonio indisponibile ( demanio marittimo e montano). A generare ulteriore confusione c’è la messa in campo da parte di Cicconi Massi,responsabile sindacale di OASI-Confartigianato, della differenza tra concessione e contratto; queste realtà esistono da sempre, da sempre sono ammesse dalle fonti primarie del diritto, e da sempre hanno avuto iter differenti, e sono state utilizzate in territori contrapposti, ma il paradosso sta nel fatto che la firma di documenti congiunti, è avvenuta poco tempo fa proprio tra OASI e i rappresentanti di Confindustria che operano con contratti e non con concessioni.
C’è da aggiungere poi che di altro avviso è divenuta l’altra associazione presente sul territorio nazionale italiano, cioè CNA, che ravvedutasi nelle proprie filosofie, è scesa in piazza col proprio presidente nazionale, a manifestare e sostenere la posizione SIB – FIBA. Sib Confcommercio - Imprese per l’Italia, comprende che è difficile difendere un ristretto numero di imprenditori, contrapponendosi alla restante parte di essi, ma probabilmente, in queste circostanze il rappresentante provinciale di categoria, farebbe meglio a tacere, piuttosto che a gettare confusione pur di darsi visibilità e magari raccogliere qualche iscritto.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-04-2011 alle 16:26 sul giornale del 09 aprile 2011 - 1489 letture
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