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Confartigianato: 'In tre anni consumi calati del 6% e in tasca 550 euro in meno'

giacomo cicconi massi 2' di lettura Senigallia 07/04/2011 -

Portafoglio più leggero per i senigalliesi e poca voglia di spendere. Il potere d’acquisto della “famiglia media” che abita nel senigalliese continua a essere messo a dura prova dalle difficoltà economiche apportate dallo scenario di crisi. Confartigianato, dice il segretario Giacomo Cicconi Massi, sta monitorando la situazione e annota con preoccupazione che nell’arco di tre anni i consumi sono calati di circa il 6% e rispetto al primo trimestre del 2007 le famiglie senigalliesi dispongono a oggi per le spese mediamente di 550 euro all’anno in meno. Un trend purtroppo consolidato che trova una ulteriore conferma nei primi dati del 2011. Ancora i consumi scendono: a febbraio un altro calo, stavolta di circa l’1%. La tempesta non è passata.



I dati numerici pur se di per sé asettici condensano il disagio che molti cittadini senigalliesi vivono, ogni giorno. Affrontare la spesa quotidiana, anche per i beni di prima necessità, è sempre più una lotta, alla caccia di offerte e sconti senza più tener conto della qualità. L’emergenza povertà è all’angolo. Sono sempre più numerosi i nuclei familiari che vivono al limite, al margine della sussistenza. La qualità della vita ne soffre, si creano le basi di un disagio forte che rischia di corrodere le fondamenta sociali. Confartigianato interviene per invitare le Istituzioni a considerare questa situazione con la dovuta prudenza. Sono opportune azioni mirate di indagine per individuare le criticità presenti all’interno del distretto, selezionare i casi in cui è necessario intervenire, e prestare aiuto alle famiglie che a oggi stentano. In questo senso, prosegue il segretario della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi, apprezziamo lo sforzo del comune di Senigallia che metterà a disposizione circa 200 mila euro per la pubblicazione dei bandi legati al fondo di solidarietà e dei voucher.

Questi due strumenti sia pure limitati potranno permettere il reinserimento nel mondo del lavoro di coloro che l’hanno attualmente perso compresi gli autonomi. Oltre a ciò, ribadisce la Confartigianato, per invertire questo ciclo negativo è inoltre quanto più opportuno intervenire per alleviare la pressione fiscale individuale e d’impresa. Rimettere in piedi l’assetto produttivo delle micro e piccole aziende locali è fondamentale ai fini della ripresa: ricreare l’humus necessario alla nascita di nuovi posti di lavoro è il primo passo per recuperare alla vitalità occupazionale il bacino di risorse umane che ora vive nella precarietà della cassa integrazione. Produzione, lavoro, afflusso di denaro, consumi. Questa è l’equazione da seguire per tornare ai pieni ritmi dell’era pre-crisi.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-04-2011 alle 19:05 sul giornale del 08 aprile 2011 - 675 letture

In questo articolo si parla di attualità, confartigianato, senigallia, giacomo cicconi massi, consumo

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