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comunicato stampa
Paradisi e Marcantoni: 'La maggioranza vuole aumentarsi lo stipendio, che disgusto!'

2' di lettura
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da Roberto Paradisi e Fabrizio Marcantoni
Coordinamento Civico e Fli

roberto paradisi

La lista del sindaco Mangialardi, “Vivi Senigallia”, chiede l'aumento e batte cassa. Ed è pronta, giurano i consiglieri comunali della maggioranza, a farne una battaglia politica. Siamo disgustati.La lista del sindaco Mangialardi, “Vivi Senigallia”, chiede l’aumento e batte cassa. Ed è pronta, giurano i consiglieri comunali della maggioranza, a farne una battaglia politica. Siamo disgustati.

Sembra incredibile: mentre ai cittadini di Senigallia si chiedono sacrifici e viene loro imposto l’aumento delle tariffe comunali, delle rette relative alle mense scolastiche, dei parcheggi, della tarsu (e via di questo passo), i consiglieri della maggioranza, Mario Fiore in testa, vogliono votarsi l’aumento di stipendio. Si chiama sfrontatezza e cattivo gusto. Sacrifici per i cittadini, aumenti per i politicanti. Qualcuno spieghi a questi signori, che quando si chiede ad una città di tirare la cinghia, i primi devono essere i rappresentanti istituzionali.

Qualcuno spieghi a questi signori, smaniosi di aumentarsi il gettone di presenza, che il ruolo del consigliere comunale non è paragonabile a quello del parlamentare o del consigliere regionale (chiamati a svolgere a tempo pieno l’attività innanzitutto legislativa). E’ un ruolo di servizio alla città. Il gettone è troppo basso? Ogni consigliere comunale ha la possibilità di rimediare: si dimetta e vada a lavorare. Quanto poi alla proposta di negare il gettone di presenza a chi, a differenza degli alzatori di mano della maggioranza, non presenzia interamente alla seduta consiliare (cortina fumogena per nascondere la nefandezza politica di aumentarsi lo stipendio), nessun problema.

A patto però che il gettone venga tolto anche ai “fannulloni” veri: a quelli cioè che, in consiglio comunale, si presentano senza aver studiato le pratiche, senza prendere la parola (perché nulla hanno da dire), senza fare un solo intervento costruttivo che non sia leggere un comunicato di ringraziamento al sindaco o all’assessore di turno per il lavoro svolto, senza svolgere l’attività ispettiva nei vari uffici, senza esercitare la prima prerogativa di un consigliere comunale che è il controllo dell’azione amministrativa. Invece di occupare il tempo a discutere dell’aumento del suo stipendio e di quello dei suoi colleghi, Mario Fiore convochi la commissione che presiede, senza averne l’autorevolezza, per discutere dei problemi reali dei cittadini. Il suo gettone può aspettare.



roberto paradisi