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Ciro Montanari: 'Sanità senigalliese ottima, eccellente il reparto di Neurologia'

reparto di Neurologia 4' di lettura Senigallia 19/02/2011 -

La sanità senigalliese funziona molto bene e la cosa merita di essere sottolineata. Il reparto di Neurologia dell’ospedale di Senigallia è un’eccellenza con competenze professionali di altissimo livello. Lo sostengo con fermezza e convinzione sulla base di una esperienza personale vissuta recentemente e dalla quale ho ricevuto insegnamenti di vita che sarà impossibile dimenticare nel tempo.



Sabato scorso (12 febbraio) sono stato dimesso dall’ospedale di Senigallia dopo 18 lunghissimi giorni di ricovero presso il reparto di Neurologia dove il personale medico ed infermieristico si è adoperato continuamente per prestarmi le migliori cure sotto tutti i punti di vista.

Sotto l’aspetto medico, psicologico e morale l’equipe guidata dalla dott.ssa Maria Del Pesce mi ha assistito minuto dopo minuto sin dal primo momento del ricovero, tra l’altro avvenuto in circostanze preoccupanti a causa di sintomi che davano adito a pensieri davvero poco piacevoli.
L’obiettività neurologica al momento del mio ingresso all’ospedale (26 gennaio) era infatti caratterizzata da Ny di III grado, deambulazione atassica, a base allargata, possibile per brevi tratti solo con sostegno, dismetria indice – naso a destra con tremore posturale e cinetico della mano. Condizioni che peggioravano progressivamente nelle ore immediatamente seguenti al ricovero con comparsa di nausea, sino alla totale impossibilità di deambulazione.

Insomma me la sono vista brutta, anche se alla fine della disavventura la diagnosi parla “semplicemente” (si fa per dire) di cerebellite parainfettiva: in sostanza una infiammazione al cervelletto che può scatenarsi per diversi fattori. Per giungere a questa diagnosi sono naturalmente stato sottoposto durante la degenza a diversi accertamenti e, proprio su questo aspetto, vorrei soffermarmi per sottolineare la competenza, la professionalità, l’umanità e la capacità morale e psicologica dei medici del reparto di Neurologia dell’ospedale di Senigallia.

Nessun dottore mi ha mai nascosto nulla, ma allo stesso tempo nessun medico mi ha mai fatto mancare la fiducia necessaria in quei difficili momenti. Ed è stato proprio l’aspetto psicologico a darmi coraggio ed a farmi credere che – nonostante 9 interminabili giorni trascorsi completamente allettato – il direttore del reparto, dott.ssa Maria Del Pesce, ed i dirigenti medici dott. Enrico Ciambrignoni, dott. Paolo Francolini, dott.ssa Gioia Giuliodori, dott. Mauro Morelli e dott. Roberto Pettinari stavano facendo il massimo per me. E lo facevano in continuazione, seguendo il caso con particolare cura ed attenzione. Mi parlavano, mi raccontavano cosa stava accadendo, mi spiegavano con termini medici e pratici, ma soprattutto mi aiutavano ad essere forte ed a reagire affinchè riuscissi a superare la fase più delicata e tornassi a deambulare autonomamente. Questo avrebbe significato scongiurare rischi terribili e confermare quello che gli accertamenti eseguiti giorno dopo giorno stavano indicando.

Un risultato – quello di essere fuori pericolo - raggiunto con l’aiuto di tanta gente che voglio ringraziare tramite queste colonne. Oltre ai medici, un apporto importantissimo mi è stato dato con puntualità e continuità anche dal personale infermieristico del reparto di Neurologia: dal coordinatore Claudio Goffredi ad Anna Azzaroni, Cesare Bartolucci, Rita Bartolucci, Cinzia Bigelli, Donatella Fiordelmondo, Rossana Manna, Claudia Mezzanotte, Simona Micci, Roberto Mazzarini, Paola Pasquali, Nadia Rossetti, Elisabetta Segoni, Sandra Spadoni, Lina Taborro, Maria Koschiucha, alle allieve infermiere Elisa e Selene, alle fisioterapiste Carla e Fiorenza. Un grazie poi al mio medico di base dott. Alberto Oliveti, sempre disponibile e continuamente in contatto per la dott.ssa Del Pesce sullo stato della mia degenza, al dott. Massimo Marcellini che dal suo reparto (oncologia) ha spesso fatto “tappa” presso Neurologia per sincerarsi delle mie condizioni, oltre ai tanti, anzi tantissimi amici che mi sono stati veramente vicini, sia fisicamente sia moralmente.

Da questa esperienza ho capito tante cose: in primis che la vita è bella e che bisogna impegnarsi al massimo – sempre e comunque – per non lasciarsela sfuggire di mano. Ora con molta pazienza, tramite rieducazione, riabilitazione, fisioterapia e ginnastica sto tornando quello di prima. Ci vorrà ancora un po’ di tempo (qualche settimana) ma la strada è quella giusta. Una strada perseguita e da raggiungere con l’aiuto di tanta tanta gente che ringrazio ancora una volta con tutto il cuore.


   

da Ciro Montanari






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-02-2011 alle 12:44 sul giornale del 21 febbraio 2011 - 12147 letture

In questo articolo si parla di attualità, senigallia, Ciro Montanari

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