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Corinaldo: in scena 'Il giorno della civetta'

spettacoli estivi 2' di lettura 27/01/2011 -

Domenica 30 gennaio 2011, alle ore 21.15, presso il Teatro Comunale “Carlo Goldoni” di Corinaldo, ritorna la prosa professionisti l’ATDC Fondazione Sciascia Teatro di Racalmuto, con Sebastiano Somma in “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, adattamento teatrale di Gaetano Aronica, con Gaetano Aronica, Morgana Forcella, Roberto Negri, Alessio Caruso, Maurizio Nicolosi, Paolo Gattini, Luca Marianelli e con la partecipazione di Orso Maria Guerrini. Regia di Fabrizio Catalano.



Un paese di poche migliaia di abitanti, nell’entroterra siciliano. Un freddo mattino d’inverno. Una piazza. Un autobus – il motore già acceso – che s’appresta a partire. Gli ultimi passeggeri s’affrettano a salire, mentre gli altri aspettano fiduciosi la partenza dietro i finestrini appannati. Un uomo vestito di scuro si avvicina, di corsa. All’improvviso, un bagliore, seguito da un rumore sordo: l’uomo rimane quasi sospeso, per qualche istante, prima di afflosciarsi sull’asfalto. Morto. Il giorno della civetta racconta la storia dell’inchiesta condotta, a partire da questo omicidio, da un capitano dei carabinieri appena arrivato in Sicilia da Parma all’inizio degli anni ’60.

Davanti a lui c’è un cammino lungo e irto di ostacoli. In fondo al quale c’è la verità. In questa riduzione teatrale de Il giorno della civetta, l’azione si svolge in una Sicilia trasfigurata, territorio dell’anima prima ancora che elemento geografico. Ma soltanto in Sicilia i soprusi e le ingiustizie vengono imposti con la violenza? Ovunque, chi ha il potere, ne abusa. In pochi protestano, in pochi si oppongono. Per queste ragioni, in questo spettacolo, dovremo curarci di rifuggire ogni rassicurante stereotipo. Bellodi, alla fine, perderà la sua battaglia. Dopo aver arrestato i colpevoli dell’omicidio, il capitano sarà promosso e trasferito. La responsabilità morale del delitto cadrà su Rosa, moglie dell’uomo che aveva riconosciuto l’assassino e poi misteriosamente scomparso. Anche Rosa andrà via, come Bellodi, come il maresciallo. Chi sta dalla parte della giustizia, deve ritirarsi. Ma non sarà sempre così.

Dalle note di regia di Fabrizio Catalano.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-01-2011 alle 17:10 sul giornale del 28 gennaio 2011 - 776 letture

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