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I genitori di Stefano Cucchi a Sognalibro: 'Vogliamo una nuova perizia sulla morte di nostro figlio'

i genitori di stefano cucchi a senigallia 2' di lettura Senigallia 12/12/2010 -

I genitori di Stefano Cucchi alla presentazione del libro di Luca Cardinalini per ribadire con forza che la loro lotta per conoscere la verità sulla morte del figlio, avvenuta in circostanze ancora tutte da chiarire dopo quella che avrebbe dovuto essere una “caduta” in carcere, non si fermerà. Anzi.



Forti delle novità che arrivano sul fronte giudiziario, i genitori del 31 enne romano porto al Pertini sei giorni dopo essere stato arrestato per spaccio, rivendicano il diritto di fare giustizia in nome di Stefano. Ma la rabbia e l'indignazione dei coniugi Cucchi si uniscono a quella dei familiari di altre vittime del carcere raccontate nel libro fi Cardinalini, presentato ieri alla biblioteca Antonelliana all'interno della rassegna Sognalibro.

“Impìccati, storia di morti nelle carceri italiane” racconta otto casi di morti misteriose avvenute in carcere. “Attraverso atti processuali ho deciso di raccontare otto storie, tra cui quella di Stafano, di persone entrate sanissime in carcere e uscite morte -spiega l'autore- la vicenda di Stefano è emblematica perchè si tratta di un ragazzo morto in ospedale per disidratazione e dunque significa che in cinque nessuno si è preoccupato di somministrargli neanche una flebo”. La rabbia e il dolore dei genitori di Stefano, intervenuti alla presentazione del libro, vanno di pari passo con la speranza di fare chiarezza su una vicenda dalle responsabilità ancora tutte da attribuire. Secondo la versione dei dirigenti del penitenziario, Stefano sarebbe stato ricoverato in ospedale a seguito di una caduta. Dopo cinque giorni il giovane muore e il referto medico parla di disidratazione. Per i genitori di Stefano però ci sarebbe dell'altro.

Il giovane infatti riportava sul corpo pesanti lividi. “Abbiamo chiesto alla magistratura una perizia suppletiva perchè la prima fatta è assolutamente inconsistente e si limita a parlare di lesioni riportare da Stefano – spiega il padre Giovanni Cucchi- Stefano invece è stato pestato e questo ormai è sotto gli occhi di tutti. In ospedale poi nostro figlio è stato completamente abbandonato”. Per i genitori di Stefano sarebbe in atto il tentativo da parte degli organi del penitenziario e dell'ospedale di coprire la verità. “E' stato contestato anche il reato di falsificazione di cartella clinica -aggiunge Cucchi- e anche secondo il pm c'è stata la volontà di coprire qualcuno. Basta dire che in ospedale, pure avendo richiesto l'autorizzazione, non ci hanno mai permesso di vedere Stefano”. Nuovi sviluppi sulla vicenda Cucchi potrebbero arrivare il prossimo 25 gennaio, data fissata per l'udienza preliminare quando il gup dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta dei genitori di Stefano di procedere con una nuova perizia.








Questo è un articolo pubblicato il 12-12-2010 alle 19:59 sul giornale del 13 dicembre 2010 - 1526 letture

In questo articolo si parla di attualità, giulia mancinelli

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