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Da oggi donare le cellule staminale dal cordone ombelicale si può

asur marche 2' di lettura Senigallia 05/11/2010 -

Da oggi anche nel Presidio Ospedaliero di Senigallia è possibile donare cellule staminali da cordone ombelicale. Dopo un periodo di preparazione, con il coinvolgimento della Direzione Sanitaria e delle Unità Operative di Medicina Trasfusionale, di Ostetricia e Ginecologia e Pediatria, che hanno lavorato in perfetta simbiosi, è stata messa a punto la macchina organizzativa che consentirà a tutte le coppie che lo desidereranno, di donare il sangue del cordone ombelicale del proprio figlio o figlia.



Queste coppie potranno contattare il Servizio di Medicina Trasfusionale dove i medici daranno loro tutte le informazioni relative alla donazione. Al termine del parto, dopo che il cordone ombelicale del neonato è stato reciso, nei vasi placentari e cordonali residua una quota di sangue che viene considerata generalmente prodotto di scarto. Il sangue contenuto nel cordone ombelicale rappresenta una preziosa sorgente di cellule staminali emopoietiche, quelle stesse cellule che sono contenute nel midollo osseo e che sono capaci di generare tutte le cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).

Come il midollo osseo, il sangue cordonale può essere utilizzato per effettuare il trapianto in pazienti affetti da molte malattie ematologiche (leucemie, linfomi ) e da malattie genetiche quali, ad esempio, l’anemia mediterranea (talassemia). In Italia ci sono 18 banche pubbliche che operano nell’ambito di una rete coordinata dal Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti, con l’obiettivo di conservare cellule staminali donate a fini solidaristici, ma anche per uso dedicato in tutti quei casi in cui può essere utilizzato per un membro della famiglia affetto da una patologia curabile con le cellule staminali emopoietiche. Lo scopo della donazione del sangue da cordone ombelicale è quello di offrire maggiori opportunità di cura ai pazienti in attesa di trapianto allogenico che non riescono a reperire un donatore compatibile nell’ambito della famiglia o nei Registri Internazionali di Midollo Osseo.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-11-2010 alle 15:02 sul giornale del 06 novembre 2010 - 1805 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, asur 4, senigallia, asur marche

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