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Gsa: le osservazioni al Piano Particolareggiato del Parco della Cesanella

Gruppo Società e Ambiente 4' di lettura Senigallia 13/10/2010 -

Il Piano in oggetto, nella sua complessità ed organicità, rappresenta senza dubbio un miglioramento rispetto alla normativa vigente e si spera possa avvicinare la realizzazione di quel parco che i cittadini di Senigallia aspettano da tanto tempo.



Al suo interno abbiamo individuato alcuni aspetti che dal nostro punto di vista rappresentano criticità e debolezze nella struttura del piano e che andrebbero ripensati e modificati.

VIABILITA’
La nuova organizzazione della viabilità del comparto appare più opportuna e meno impattante di quanto previsto nella pianificazione precedente, anche se restano aspetti poco convincenti e fautori di criticità.
Piazzale Michelangelo
L’assetto prospettato comporterebbe:
- la realizzazione di due incroci a raso a distanza di poche decine di metri uno dall’altro;
- la distruzione di due aree verdi consolidate con abbattimento di numerosi alberi di Platano e Tiglio di dimensioni importanti;
- la realizzazione di una nuova area verde, su fondo attualmente asfaltato, che comporterà notevoli costi di realizzazione ed occorreranno 30 anni per avere alberature come le attuali. Sarebbe davvero singolare che come primo atto del nuovo Parco si provvedesse ad eliminare gli unici alberi di una certa dimensione attualmente esistenti.
In alternativa si propone la realizzazione di una rotatoria all’ingresso del quartiere, soluzione che si ritiene più funzionale ed anche meno costosa.

Apertura di Via Zuccari e Brandani
Riteniamo inutile la previsione di una nuova strada all’interno del parco al posto della vecchia pista ciclabile, solo per permettere il doppio collegamento alle due vie sopra nominate. Trattasi di due arterie con sbocco diretto sulla Statale, il progetto se realizzato creerebbe un “effetto rotatoria”, rendendo più pericoloso il traffico sulla Statale e sulle stesse vie, peggiorando la qualità della vita degli stessi residenti.
Vecchia pista ciclabile
La vecchia pista ciclabile della Cesanella, la prima costruita nella mostra città quasi venti anni fa, dopo una lunga battaglia di residenti ed ambientalisti, andrebbe salvaguardata nel suo tracciato e nel suo aspetto attuale Se alcuni tratti dovrebbero essere spostati dovrebbero essere ricostruiti con le stesse caratteristiche tecniche.

AREA EX MINARDI
Nell’area indicata con la lettera “A” è prevista la realizzazione di parcheggi su un’area verde attualmente attrezzata (non indicata come tale in planimetria); mentre in quella indicata con la lettera “B” si prevede la realizzazione di nuovo verde pubblico su un’area attualmente ex industriale (deposito petroli) potenzialmente da bonificare. La nuova area verde è al di fuori di ogni contesto e continuità con il Parco ed inoltre si prevede lo spostamento di pochi metri della pista ciclabile. Si propone: di mantenere le aree verdi (lettera “A”) che, essendo contigue alla pista ciclabile, concorrono alla formazione delle cosiddette “green ways” e l’attuale posizione della pista ciclabile da non appiattire sulle proprietà private; di destinare le aree attualmente ex Minardi (lettera “B”) a parcheggi. Soluzione che si ritiene più funzionale e meno costosa, evitando, tra l’altro, il rischio di dover bonificare il terreno.

VERDE MARGINALE
Anche in questo caso spuntano dei piccoli frustoli di verde pubblico del tutto marginali, come nella zona destinata ad edilizia residenziale privata lungo Via Mattei (indicate con le lettere E F G). Questi si configurano come modeste aree verdi marginali che non hanno un nesso ed un legame con il Parco e comporteranno oneri gestionali eccessivi per l’A.C. Tale organizzazione andrebbe rivista, aggregando il più possibile le aree verdi al parco.

BOSCO URBANO
Anche se l’organizzazione dell’area verde sarà oggetto di apposita progettazione, il continuo parlare di “bosco urbano” ci fa porre degli interrogativi. Vorremmo ricordare che parco e bosco urbano prevedono opere ben distinte, per modalità di realizzazione e funzioni. Mentre è ben chiaro a tutti come sia un parco urbano, con alberate, vialetti, macchie di arbusti e fiori, prati, luoghi sosta, giochi, piste ciclabili; forse lo è meno il “bosco urbano”. Quest’ultimo è visto come un vero bosco in ambito urbano, ha la funzione principale di abbattere l’inquinamento e migliore la qualità dell’aria, oltre che ad avere anche finalità didattiche e ricreative, Di solito l’impianto prevede la messa a dimora di essenze abbastanza giovani e ravvicinate, in rapporto di tre a una rispetto a quello che dovrà essere il suo aspetto definitivo; inoltre non potrà essere reso fruibile al pubblico se non dopo un minimo di cinque anni ed un massimo di dieci. Dopo tanta attesa, una volta che si procederà alla sua realizzazione, vorremmo che il Parco della Cesanella fosse usufruibile da subito.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-10-2010 alle 13:42 sul giornale del 14 ottobre 2010 - 758 letture

In questo articolo si parla di attualità, Gruppo Società e Ambiente

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