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Crisi Pd per il segretario: in corsa Guzzonato, Allegrezza e Ramazzotti

Logo PD 3' di lettura Senigallia 01/10/2010 -

Acque agitate in casa Pd in vista della nomina del nuovo segretario comunale. Dopo l'annunciata indisponibilità del coordinatore uscente Fabrizio Volpini, che non si “rincandiderà” anche perchè incompatibile con la carica di assessore comunale, nel partito si è aperta un bagarre politica. Almeno tre sono le correnti che si stanno muovendo per sostenere altrettanti candidati.



Le indicazioni del Pd però sono chiare. La candidatura per la nomina a capo delle varie segreterie deve essere unitaria. Ma la situazione sarebbe quanto mai complicata. Un primo filone spinge per l'elezione a nuovo segretario di Michelangelo Guzzonato, ex assessore sotto i due mandati dell'ex sindaco Luana Angeloni, appoggiato dagli esponenti del Pd che hanno sottoscritto l'ex mozione Franceschini. A promuovere Guzzonato ci sarebbero nomi “illustri” come quelli della senatrice Silvana Amati, la presidente della provincia di Ancona Patrizia Casagrande e lo stesso sindaco Maurizio Mangialardi.

Altro nome in corsa per la carica di coordinatore cittadino del Pd sarebbe quello di Elisabetta Allegrezza, sostenuta dalla corrente della mozione Bersani tra cui figurano nomi di spicco come quelli di Furio Durpetti, presidente della Gestiport di Senigallia, e di Lorenzo Magi Galluzzi, attuale capogruppo in consiglio comunale del Pd. Non meno eccellente la candidatura a segretario di Cristian Ramazzotti, ex assessore alle finanze durante il primo mandato della Angeloni, che sarebbe sostenuto da un gruppo trasversale di iscritti al Pd cui apparterrebbe un nucleo di firmatari dell'ex mozione Marino. Tra questi ci sarebbe anche il segretario uscente Fabrizio Volpini. Un quadro politico che si profila quanto mai intricato e che rischia di compromettere l'analisi politica illustrata da Volpini in occasione del suo “addio” alla segreteria del partito. Volpini aveva infatti detto di lasciare “un partito sano e unito, capace di affrontare le sfide politiche ed elettorali future”.

A quanto pare così non è. Il primo partito cittadino, che alle comunali ha ottenuto il 34.7% dei consensi e che ha espresso la candidatura dello stesso sindaco eletto Mangialardi, rischia ora fratture insanabili. Anzi, a detta di molti vicini al partito, il rischio da scongiurare sarebbe quello di creare a Senigallia un' “anconetizzazione”, termine con cui gli esponenti del Pd criticano la frammentazione che da sempre caratterizzava il gruppo dei Ds e oggi quello del Pd nel capoluogo dorico e che si ripercuote tutt'ora nella gestione stessa del governo di Fiorello Gramillano. Per cercare di riunire le varie fazioni interne al Pd senigalliese, si stanno susseguendo riunioni su riunioni. Anche perchè il tempo stringe. Il partito andrà alla scelta del nuovo segretario tra il 16 e il 17 ottobre, ultima data utile. A votare saranno tutti gli iscritti del Pd alla data del 21 luglio 2009 e che hanno rinnovato la tessera mentre eleggibili sono tutti coloro che hanno sottoscritto la tessera del partito fino al giorno prima della votazione.






Questo è un articolo pubblicato il 01-10-2010 alle 23:44 sul giornale del 02 ottobre 2010 - 4190 letture

In questo articolo si parla di giulia mancinelli, elezioni, politica, pd

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