Corinaldo: arrestati anche gli altri due fuggitivi del posto di blocco

Sono stati presi nella serata di mercoledì anche gli altri due fuggitivi che insieme all'albanese subito arrestato hanno forzato mercoledì un posto di blocco dei carabinieri di Corinaldo.
È l'ultimo tassello del puzzle che chiarisce la dinamica sulla fuga della Volvo S40 avvenuta mercoledì per le vie del paese. I tre, un albanese e due rumeni, sono comparsi ieri mattina davanti al giudice monocratico del tribunale di Ancona che ha convalidato gli arresti. L'allarme era scattato alle 15.10 quando lo stesso comandante della stazione di Corinaldo Francesco Gagliardi aveva intimato l'alt alla Volvo. L'auto, dopo aver finto di fermarsi, ha cercato di investire il maresciallo per poi darsi alla fuga lungo la circonvallazione. I militari si sono dati all'inseguimento mentre l'auto si fermava alla rotatoria di via Nevola.
I tre sono scappati nelle campagne mentre dalla Compagnia di Senigallia arrivavano rinforzi insieme al comandante Roberto Cardinali. Il primo fuggitivo è stato preso intorno alle 16. Si tratta di P.A., 32 anni, pregiudicato, che si è arreso dopo una breve corsa. Le ricerche degli altri due sono invece proseguite anche con l'elicottero. La svolta alle 21. Con il buio i due rumeni, che erano rimasti per tutto il tempo nascosti nella boscaglia del fiume Nevola, sono tornati in strada per cercare un passaggio. A quel punto sono stati avvistati da un carabiniere in borghese che ha subito allertato i colleghi. In pochi minuti, ma non senza una breve colluttazione, anche gli altri due fuggitivi sono stati arrestati. Si tratta di T.R., di 28 anni, e H.C., di 22 anni, entrambi incensurati, provenienti dalla zona di Rimini.
Comparsi ieri davanti al giudice, i due rumeni hanno patteggiato rispettivamente due anni e un anno e 11 mesi di reclusione (pena sospesa) per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni mentre per l'albanese è stato disposto l'obbligo di dimora ad Alba Adriatica. Il difensore ha chiesto per lui termini a difesa e il processo si terrà il 23 settembre. Sono in corso accertamenti sul motivo della tentata fuga. L'auto a bordo della quale viaggiavano era senza assicurazione e all'interno i militari hanno rinvenuto un taglierino. Non è escluso che i tre stessero effettuando dei sopralluoghi per dei furti o che avessero della droga di cui sono riusciti a disfarsi.

Questo è un articolo pubblicato il 02-09-2010 alle 21:48 sul giornale del 03 settembre 2010 - 3018 letture
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