comunicato stampa
Salvioni: Paradisi ignora che il Comune non sovvenziona la Casa Protetta


A fronte delle affermazioni errate del Consigliere Paradisi che rischiano di generare confusione in ordine al rapporto che esiste tra Comune di Senigallia e Casa Protetta per Anziani, sono costretto ad effettuare alcune precisazioni.
La Casa Protetta per Anziani è una Ipab (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza) e cioè un Ente Pubblico autonomo e distinto dalla amministrazione comunale. Questa autonomia è espressa dallo Statuto dell’Ente che ne disciplina finalità, organi, modalità di funzionamento. E’ proprio lo Statuto della Casa Protetta a prevedere che il Consiglio di Amministrazione sia nominato dal Consiglio Comunale con ciò indubbiamente scegliendo di stabilire uno stretto rapporto con l’amministrazione comunale espressione della comunità cittadina a favore della quale la Casa Protetta svolge la propria funzione assistenziale. Questo non significa evidentemente che la Casa Protetta sia Ente sottoposto al controllo generalizzato dell’amministrazione comunale essendo viceversa i poteri di controllo limitati a quelli espressamente normati dalle disposizioni statutarie o dalle leggi statali e regionali in materia. In particolare non esiste, né potrebbe esistere posta l’autonomia dell’Ente, alcun regolamento comunale che attribuisca ai consiglieri comunali, come erroneamente affermato dal Consigliere Paradisi, diritto indiscriminato di accesso alla struttura o, addirittura, una sorta di potere ispettivo.
I Consiglieri Comunali possono accedere alla struttura, così come qualunque altro cittadino, nel rispetto della privacy degli anziani ospiti, dei ritmi di vita della struttura che non possono essere certamente turbati, del diritto/dovere di chi vi lavora a svolgere serenamente il proprio compito senza interruzioni o distrazioni. Ma evidentemente il Consigliere Paradisi ignora (e cioè non conosce) la natura autonoma dell’Ente Casa Protetta, che sembra invece considerare una sorta di ente strumentale del Comune. Parla infatti di un’indagine interna avviata dall’Assessore Volpini in seguito alle sue segnalazioni. Il Comune non ha disposto, né avrebbe potuto farlo, per le ragioni sopra esposte, nessuna indagine interna. Il Comune, come ha correttamente comunicato al Consigliere Paradisi, essendo il soggetto che, a norma di quanto previsto dalla Legge Regionale 20/2002 e dai relativi regolamenti attuativi, rilascia l’autorizzazione all’esercizio alle Residenze Protette per Anziani sulla base di una valutazione tecnica demandata all’Ambito Territoriale Sociale, ha interessato quest’ultimo affinchè verifichi la permanenza dei requisiti strutturali e organizzativi che, a norma di legge, sono condizione essenziale per l’esercizio dell’attività.
Ancora il Consigliere Paradisi ignora che il Comune di Senigallia non sovvenziona in alcuno modo la Casa Protetta per Anziani. Il costo dei servizio assistenziale reso presso la struttura di Via Cellini è coperto in parte con le rette pagate dagli ospiti, in parte con i proventi del patrimonio della stessa Casa Protetta, e in parte (è questo il vero problema di tutte le strutture di questo tipo) dalla Regione Marche a copertura solo parziale (a dispetto delle leggi in materia) della componente sanitaria delle rette. Compie dunque un grossolano errore il Consigliere Paradisi quando, riferendosi all’esigenza di una cella frigorifera per la dispensa, dice che”spetta al comune prendersi carico di questa spesa necessaria”. Questa spesa compete unicamente alla Casa Protetta che ben conosce, naturalmente questa necessità, unitamente a molte altre cui farà fronte secondo criteri di priorità e nel rispetto degli equilibri di bilancio.

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