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Il Jamboree resta a Senigallia: Celidoni, 'Gli operatori non ci aiutano a crescere'


Il Summer Jamboree resta a Senigallia. Il sodalizio tra il festival internazionale della musica e della cultura dell'America degli anni '40 e '50 sembra destinato a durate. Se per sempre non si sa, ma di certo il festival resterà nella città dov'è nato almeno fino al 2016.
Sull'onda del successo anche dell'undicesima edizione che ha chiuso i battenti domenica sera, è tempo già di pensare al futuro. Il contratto sottoscritto tra il Comune e l'Associazione Summer Jamboree che “lega” il festival alla spiaggia di velluto scade nel 2012 ma sindaco e organizzatori non hanno dubbi. Il rinnovo è cosa praticamente fatta.
“Ci sono eventi che si caratterizzano anche e soprattutto per il legame con il contesto in cui sono calati e il successo del Summer Jamboree è legato indissolubilmente a Senigallia -sostiene il sindaco Maurizio Mangialardi- il festival non funzionerebbe allo stesso modo in altre realtà. Ci sono valori come identità, radicamento e tradizione che sono difficilmente commerciabili. Cosa succederà alla scadenza del contratto? Ho avuto modo di confrontarmi anche con gli organizzatori e credo di poter dire in assoluta tranquillità che per il rinnovo della convenzione con l'Associazione Summer Jamboree non ci saranno problemi. Dal canto nostro, l'impegno è quello di confermare il sostegno economico (che si aggira sui 100 mila euro ndr) per quella è senz'altro la prima manifestazione della città e l'evento con la 'è maiuscola”. Parole che vengono confermate anche dagli organizzatori che nonostante i corteggiamenti da parte di città come Rimini, cui farebbe gola ospitare il Summer Jamboree, vogliono restare in città.
“Il Summer Jamboree è nato come scommessa qui in città, dall'idea di un gruppo di amici e oggi è il terzo festival al mondo -ricorda Andrea Celidoni, ideatore del Summer Jamboree insieme ad Alessandro Piccinini e Angelo Di Liberto- e vogliamo che resti a Senigallia”. I tre organizzatori non ne fanno una questione di “miglior offerente” anche se lamentano la mancanza di sostegno economico da parte delle categorie economiche che più di ogni altro beneficiano degli effetti turistici. Per una settimana ogni anno qualcosa come 80-100 mila persone mangiano, dormono, consumano e vivono in città. Una vera boccata d'ossigeno per l'economia turistica cittadina.
“Il festival è cresciuto nel corso di questi anni e a tutt'oggi si sostiene con alcuni contributi pubblici e con sponsor privati -aggiunge Celidoni- mi riferisco al Comune di Senigallia, alla provincia di Ancona e al sistema turistico locale oltre che all'UniCredit, alla Comes e alla birra Theresianer. A parte questi contributi economici (che non bastano a coprire spese per un evento che propone star internazionali del rock'n'roll e oltre 130 di concerti gratis ndr) facciamo affidamento tutto sui proventi dei biglietti di quei pochi ingressi a pagamento che proponiamo ogni edizione e che sono il dopo festival alla Rotonda, la serata del concertone con il big e il burlesque. Dagli operatori economici in questi anni non abbiamo mai ricevuto alcun contributo. Noi comunque andiamo avanti per continuare a far cresce il Summer Jamboree a Senigallia”.

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