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comunicato stampa
Ripe: anche la Fondazione Zamperetti alla mostra di Cartier Bresson

3' di lettura
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dalla Fondazione Zamperetti
www.fondazionezamperetti.org

giovanni martines augusti

Aldo Zamperetti, presidente della omonima Fondazione con sede a Corinaldo, ha presentato l’inaugurazione della mostra “Vivere il 900 viaggio lungo un secolo – l’istante decisivo di Henry Cartier Bresson”, evento prorogato sino al prossimo 22 agosto.

Il Presidente Aldo Zamperetti, antiquario ed amico di lunga data del Conte Giovanni Martines Augusti, ha voluto ricordare un episodio che ha visto i natali della prestigiosa mostra attualmente in corso e di tutti i prossimi eventi fotografici a Palazzo Augusti Castracane. Qui di seguito il testo dell’intervento del Presidente Aldo Zamperetti.

“Sento il dovere di mettere tutti voi a conoscenza di un aneddoto che risale alla metà degli anni 80 . Nell’anno 1985 appunto, guidando un manipolo di giovani antiquari, inaugurai a Bologna Poiret Antiquari Riuniti: un grande atelier di antiquariato che voleva riprodurre, in formato padano ed in scala ridotta, il grande Louvre des Antiquaires di Parigi, ovvero vari antiquari che, all’interno di uno spazio comune, offrivano al mercato tutte le epoche, includendo anche il basso antiquariato, purchè autentico. Tra i tanti presenti al vernissage, notai un giovane elegante poco più che ventenne, in contemplazione di una gigantografia firmata dall’illustre Francesco Paolo Michetti.

La foto, che avevo acquistato a Francavilla nella bottega di un rigattiere, rientrava nel “Ciclo degli Storpi” di Michetti e ritraeva a grandezza naturale una bellissima adolescente nuda in posa di mezzo profilo che ostentava una prorompente gibbosi che ne storpiava appunto le linee del dorso, per il resto del corpo assolutamente perfette. La ricca cornice liberty fungeva da catalizzatore ed acceleratore di emozioni per l’osservatore. Il giovane fece delle considerazioni argute e profonde sull’opera e mi confidò, chiedendomi di mantenere un assoluto riserbo, di essere in possesso di una ricca collezione ereditata dal nonno illustre medico ginecologo , di immagini fotografiche originali tra le quali alcune appunto rientranti nel ciclo degli storpi di Michetti . Mi offrì la possibilità di visionare la collezione, che si trovava in custodia. presso il caveau di una banca bolognese.

All’apertura della cassa metallica il cui contenuto fu distribuito su di un grande tavolo del caveau, vennero alla luce centinaia di fotografie , contenute in raccoglitori o sciolte, tutte catalogate e descritte su di un vecchio block notes Moleskine con i dettagli dei tanti ritrovamenti: luogo, venditore,costo. Oltre a tre splendide foto di Michetti, tutte firmate, ammirai voluminosi scrapbook contenenti centinaia di immagini fotografiche firmate da Bresson, Newton, Doisneau , Cecil Beaton e via dicendo.L’inevitabile succulenta offerta in danaro che ne seguì, del mercante al giovane proprietario del “tesoro” per l’acquisto del blocco, avrebbe allettato qualsiasi studente matricola di università e cronicamente bisognoso di danaro. Tuttavia il giovane mi disse, con garbata fierezza, che la collezione del nonno a lui pervenuta non era e non sarebbe mai stata in vendita, poiché per lui rappresentava non solo un’eredità materiale di grande valore economico ma, sopra ogni cosa, un collegamento culturale ed affettivo con quella grande persona recentemente scomparsa che condivideva il suo sangue e molto altro ma con il quale, in 18 anni, non aveva avuto sufficienti contatti diretti.

Molti di voi avranno intuito che il giovane in questione era Giovanni Martines Augusti, per il quale da allora nacque da parte mia una fraterna amicizia che credo corrisposta, Amicizia che arriva sino ad oggi. Amicizia che mi ha consentito di convincere ed affiancare GMA a mostrare, da oggi in avanti,con ripetuti eventi, il suo tesoro fotografico a chi saprà apprezzarlo con mente occhi e cuore.”



giovanni martines augusti