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Legambiente: allarme traffici di cani Marche - Germania

3' di lettura Senigallia 23/06/2010 -

"Le associazioni UNA Civitanova e Circolo Legambiente Sibilla Aleramo di Civitanova Marche, da tempo impegnate sul campo per l’attuazione delle norme di legge sulla tutela degli animali e per la lotta contro tutto ciò che è sfruttamento del randagismo, appoggiano e sostengono la rigorosa presa di posizione dell’ENPA di Ancona sui prelievi di cani del Comune di Senigallia, tramite sedicenti adozioni, e sulla loro vendita in Germania".



Tale vicenda porta all’attenzione generale una situazione che le medesime associazioni hanno già denunciato due mesi fa. La nostra Regione soffre attualmente gli effetti di un insufficiente adeguamento delle politiche locali agli obiettivi indicati da anni dalla legge quadro sulla prevenzione del randagismo: microchippatura dei cani di proprietà, incentivi alla sterilizzazione, realizzazione e corretta gestione di strutture pubbliche di accoglienza, educazione alla proprietà responsabile. A tutto ciò si aggiungono, a causa della nostra posizione geografica nella Penisola, le conseguenze di sconsiderati trasferimenti dal Sud e perfino dalla Spagna, ad opera di un deprecabile pseudoanimalismo più o meno spontaneo, di quantità insospettate di animali.

Non tutti lo sanno, ma non di rado questi animali finiscono riciclati nei nostri canili, provocandone alla fine il collasso. Una situazione del genere non può che attirare l’attenzione delle tante organizzazioni straniere di “rigattieri del randagismo” che, con ogni possibile espediente, s’impadroniscono di cani da rivendere all’estero con sicuro guadagno, vista la gratuità del prelievo alla fonte. Questi traffici più o meno sotterranei sono ben superiori, quanto a consistenza, ai tanto pubblicizzati traffici di cuccioli dall’Est. A questo dovrebbero dunque servire gli investimenti di denaro pubblico, di professionalità e di volontariato fatti dallo Stato e dalle amministrazioni locali: ad approntare merce gratuita per attività di lucro travestite da protezione animale? Non dovrebbero piuttosto servire a creare un patrimonio di civiltà, a curare, con il benessere degli animali, quello della società che li integra in sé come compagni di vita? Le amministrazioni locali sono spesso tentate da vie di fuga facili e non limpide, che sono in realtà trappole destinate solo ad accrescere i problemi. Il rigore nell’applicazione delle norme di prevenzione del randagismo creerebbe invece un circolo virtuoso che finirebbe per ridurre i costi prima di quanto s’immagini.

Ne guadagnerebbe anche quella civiltà che, a dispetto di quel che si dice, distingue il nostro Paese rispetto ad altri più ricchi, dove, ad esempio, l’uccisione degli animali è il mezzo principale di controllo della popolazione canina. O dove la legge consente di cedere il proprio animale, se gravemente malato, a un laboratorio di ricerca. Rivolgiamo perciò un appello alla nostra Regione perché aiuti i Comuni a entrare in questo circolo virtuoso, incentivando campagne di microchippatura dei cani e di sterilizzazione e vigilando severamente sulla pratica delle adozioni responsabili nei canili, che devono essere spazi di accoglienza e di reimmissione nella società e non magazzini di svendita di animali. Importantissimo dunque limitare gli affidi entro il territorio regionale, sull’esempio di altre amministrazioni locali italiane, per consentire di assistere gli adottanti anche dopo l’affido e di eseguire quei controlli che sono parte integrante della legislazione di tutela degli animali. Prima di tutto, però, esigiamo che il Comune di Senigallia non si renda complice di un illecito, ma recuperi immediatamente l’anziano cagnetto Pisellino, sottratto tramite un prestanome alla struttura che l’ospitava per essere venduto in Germania, e atteso ora da una famiglia del posto pronta ad adottarlo.


da Circolo Legambiente Sibilla Aleramo




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-06-2010 alle 17:54 sul giornale del 24 giugno 2010 - 614 letture

In questo articolo si parla di cane, cani, Circolo Legambiente Sibilla Aleramo

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