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Sole: una lettera aperta al vescovo Orlandoni sul trasferimento di don Bartera

Don Giuseppe Bartera 3' di lettura Senigallia 15/06/2010 -

Buongiorno Eccellenza,
In tutta sincerità non avrei mai creduto di trovarmi qui con carta e penna – metaforicamente – a scriverLe queste poche righe, che spero possa avere occasione e modo di leggere, ma sentivo fortissima la necessità di comunicare con Lei con l’unico mezzo a mia disposizione.



E’ di questi giorni la notizia secondo la quale Don Giuseppe Sebastianelli Bartera, parroco della Parrocchia di Santa Maria della Neve - Portone, sarà con ogni probabilità spostato di ruolo presso un’altra parrocchia.


Non so quanto questa informazione sia vera o meno, non vi è una conferma ufficiale, ma è bastata solo che questa prendesse piede perché molte persone cercassero (inutilmente) di comprendere la motivazione per questo possibile sposamento e si sentissero al contempo come minimo dispiaciute, altre persino “smarrite”, e molte voci non hanno tardato ad alzarsi contrarie a questa scelta.

E’ stata una reazione spontanea, comprensibile: in questi anni Don Giuseppe si è prodigato in maniera incredibile per i suoi parrocchiani, si è sempre messo a loro disposizione e loro hanno trovato una persona affidabile e disponibile a cui confidare i loro problemi, una voce amica, un sicuro sostegno, qualcuno davvero capace di ascoltare e dare suggerimenti.

E nonostante che la parrocchia del Portone conti circa 10.000 anime è stato inesauribile nel suo impegno, è stato capace di farsi portavoce delle istanze e delle necessità dei parrocchiani e non solo, ha promosso ed accentuato i vari incontri dei gruppi parrocchiali: è stato per molti un vero “buon pastore”, una guida spirituale ed umana incommensurabile.

La dimostrazione del buon operato sta anche nel fatto che, in controtendenza con quanto accade in altre parrocchie e Diocesi, le persone frequentanti la parrocchia non sono mai calate in numero, anzi sono decisamente aumentate: proprio grazie a lui molti sono tornati a frequentare la Chiesa e partecipare agli incontri, e questo nonostante il momento di crisi che la Chiesa sta attraversando per le ridotte vocazioni e per gli attacchi che essa riceve da varie parti, non ultimo i recenti scandali che sono succeduti.

Sono stati promossi e condotti a termine i nuovi restauri della chiesa parrocchiale, la creazione della corale parrocchiale e l’installazione dell’organo musicale, valorizzato con l’istituzione del Festival Organistico Internazionale che ha attirato interesse e apprezzamenti persino fuori d’Italia.

Gli incontri, la vicinanza costante, il suo esempio cristiano, sono tutte cose di Don Giuseppe che Lei probabilmente conosce molto meglio di noi, ma volevo rimarcare come al Portone si siano gettati i semi di “qualcosa” che ha ancora bisogno del suo artefice per attecchire efficacemente e portare buoni frutti: per prima cosa occorreva rendere buono il terreno, e questo è stato sicuramente un grande merito personale di Don Giuseppe.
Ebbene proprio ora, tra l’altro nel momento attuale in cui la forte crisi economica e sociale ha colpito la nostra società accentuandone le tante debolezze, può immaginare come ritrovarsi senza più la “guida principale” (spirituale e umana) non è una cosa facilmente comprensibile ed accettabile, con il rischio che quel terreno reso buono con tanta fatica possa ridiventare secco e arido.

Eccellenza, Le ripeto che non so se questa notizia sia vera o meno: certo è che se aveva bisogno di ulteriori attestazioni di stima sull’operato di don Giuseppe e d’affetto da parte dei parrocchiani del Portone, e di come questi abbiano ancora forte il bisogno di averlo presente con loro, queste poche righe spero le siano state sufficienti.

Eccellenza, non sta a me e a nessuno di noi interferire in scelte e valutazioni che sono sue e sue soltanto: la preghiamo solo di considerare ancora una sua eventuale scelta, e come me almeno altre 10.000 persone saranno a rendergliene merito.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-06-2010 alle 23:59 sul giornale del 17 giugno 2010 - 7824 letture

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