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Maxi cantieri in città, si preannuncia un'estate di fuoco

3' di lettura Senigallia 15/06/2010 -

Complanare e terza corsia dell'A 14, ma anche passaggio a livello di via Mamiani e cantiere da sgomberare del Navalmeccanico. È un'estate di passione quella che dovranno vivere senigalliesi e turisti, alle prese con cantieri altamente impattanti sulla città.



Lavori improrogabili che mettono a dura la prova la viabilità cittadina e che richiedono una buona dose di pazienza. Dai residenti delle aree alle prese con ruspe e trivelle agli automobilisti che devono vedersela con la modifica alla viabilità fino ai turisti senza accesso automobilistico al lungomare di ponente dal porto al sottopasso di via Zanella. A tutti è chiesto di “pazientare”. Lavori che rischiano di compromettere la vivibilità della spiaggia di velluto ma necessari per completare importanti opere infrastrutturali. E così gli operatori turistici propongono all' amministrazione un “patto”. Stringere i denti tutti insieme ma niente più ritardi nel prosieguo dei lavori.

“I grandi cantieri in corso in città sicuramente influenzano la vivibilità di Senigallia ma purtroppo non abbiamo via di scampo -commenta il presidente di Asshotel Claudio Albonetti- se dobbiamo sopportare tutti questi disagi che almeno gli addetti ai lavori si sbrighino e rispettino la durata dei tempi prevista”. Con la realizzazione della complanare e della terza corsia dell'autostrada cittadini e turisti dovranno convivere almeno fino al 2012. I lavori per la chiusura del passaggio a livello di via Mamiani potevano invece essere evitati. La realizzazione del nuovo sottopasso ciclo-pedonale era previsto per l'inizio dell'estate ma i ritardi accumulati dalle Rfi, responsabili del procedimento, costringono bagnanti e turisti a fare a meno dell'accesso diretto al mare almeno fino al prossimo autunno. “Il cantiere di via Mamiani è brutto e impattante per il periodo estivo -prosegue Albonetti- e a questo punto quello che chiediamo è che vadano avanti e finiscano il prima possibile. Se questo è lo scotto che dobbiamo pagare speriamo almeno che le nuove infrastrutture migliorino la vivibilità della città”.

Altra questione annosa lo sgombero delle navi dal cantiere del Navalmeccanico. Allo spettacolo poco dignitoso per l'immagini del nuovo porto, si aggiunge anche l'impossibilità (fin quando i relitti saranno lì) di chiedere e ottenere la Bandiera Blu per gli approdi turistici. Dopo la messa all'asta dei cinque pescherecci e in attesa che la commissione del Demanio Marittimo valuti le offerte, il sindaco Maurizio Mangialardi ha alzato la voce. Il primo cittadino ha detto chiaramente il tempo massimo ancora tollerabile da parte del comune è fino al prossimo settembre. Il che significa che se il Demanio non provvederà in un modo o nell'altro allo sgombero, il comune, proprietario dell'area, potrebbe anche agire con un atto di forza. “La lunga storia di quelle navi la conosciamo bene e mi auguro che si arrivi finalmente ad un epilogo -commenta il presidente dell'Associazione Alberghi e turismo Marco Manfredi- sugli altri cantieri chiediamo il rispetto stretto dei tempi e vogliamo fidarci dell'impegno che il sindaco Mangialardi ha assunto con noi, cioè quello di limitari al minimo i disagi, sia per i residenti che per i turisti. Dal canto nostro vigileremo e monitoreremo costantemente la situazione”.






Questo è un articolo pubblicato il 15-06-2010 alle 23:46 sul giornale del 16 giugno 2010 - 1722 letture

In questo articolo si parla di cronaca, giulia mancinelli, cantiere