Ciof: presentato il rapporto 2009 dei dati del mercato nel lavoro

I DISOCCUPATI
Cresce considerevolmente il numero delle persone in stato di disoccupazione. Alla data del 31 dicembre 2009 risultano iscritti al CIOF come disoccupati 4.680 soggetti di cui 2.796 donne. Al 31 dicembre 2008 le persone in stato di disoccupazione erano 3.346, si è quindi registrato un incremento di 1.334 unità (+39,9%). L’incremento è particolarmente sensibile per i maschi: +728 unità (+63%). Un incremento di tale portata nello stock dei disoccupati, deve essere ricondotto alla crisi economica in atto che, da un lato, produce nuove espulsioni dal mercato del lavoro e, dall’altro, rende ancora più difficile la ricollocazione di coloro che già versavano in stato di disoccupazione.
Aumenta considerevolmente anche il numero dei soggetti che nel corso dell’anno acquisiscono lo stato di disoccupazione. Nel 2009 sono infatti state rese 2.606 autorcertificazioni dello stato di disoccupazione di cui 1.382 da parte di donne. Le autocertificazioni rese nel corso del 2008 erano state 1.876: si è dunque registrato un aumento del 38,9%.
L’incremento del numero dei soggetti in stato di disoccupazione appare lievemente più sensibile prendendo a riferimento i dati di stock (+ 39,9) che i dati di flusso (+ 38,9). Per comprendere il significato dei due dati va tenuto presente che il dato di flusso documenta solamente gli ingressi nello stato di disoccupazione che si verificano in un determinato periodo mentre lo stock dei disoccupati è un indicatore della dinamicità (e dunque lo stato di salute) del mercato del lavoro intesa come capacità di riassorbire velocemente chi è fuoriuscito.
LE ISCRIZIONI IN LISTA DI MOBILITA’
Dopo il 2006, in cui le iscrizioni in lista di mobilità avevano raggiunto livelli record, il 2007 era sembrato segnare il progressivo rientro verso i livelli registrati negli anni precedenti. A partire dall’autunno 2008, in seguito al primo manifestarsi dell’attuale situazione di crisi, si è assistito ad un brusco incremento delle iscrizioni in lista di mobilità . In questo scenario il 2009 ha segnato un’ulteriore impennata record (+80,1% rispetto al 2008). Complessivamente le persone entrate in mobilità nel corso del 2009 sono state 789, di cui 423 maschi. Dunque, per la prima volta, le iscrizioni dei maschi superano quelle delle femmine, rappresentando il 54% del totale.
Dalla analisi dei settori aziendali di provenienza viene la conferma che la crisi economica è soprattutto crisi del settore manifatturiero (439 iscrizioni, pari al 55,6% del totale) che registra, rispetto al 2008 un aumento di 223 unità (pari a +103,2%).
GLI AVVIAMENTI AL LAVORO
Gli avviamenti dell’anno 2009 sono stati, nel Ciof di Senigallia 13.360 e quindi 1.561 in meno rispetto al 2008 (-10,46%).
Parlando di avviamenti ci si riferisce a tutti i rapporti di lavoro che hanno avuto inizio nel corso dell’anno presso sedi di lavoro ubicate nel territorio del Ciof. Da notare che ci si riferisce al numero degli avviamenti e non al numero degli avviati (uno stesso soggetto può infatti essere stato avviato più volte nel corso dell’anno).
Pur essendo impossibile effettuare confronti con gli anni precedenti il 2007 essendo variata la normativa inerente gli obblighi di comunicazione, si può comunque affermare che dal 2000 al 2007 il numero degli avviamenti annui è costantemente cresciuto (sia pure con un andamento irregolare). E’ nel 2008 che, per la prima volta si è registrata una flessione nel numero degli avviamenti rispetto all’anno precedente (-1,04%). Nel 2009 la flessione, rispetto al 2008, diviene dieci volte più consistente (-10,46%).
Gli avviamenti relativi a lavoratori stranieri sono complessivamente pari al 20,95% del totale (nel 2008 erano il 20,03%). L’incidenza percentuale degli avviamenti relativi a lavoratori stranieri è cresciuta regolarmente dal 2000 al 2004 passando dal 9% del 2000 al 17,4% del 2004. Successivamente ha subito una flessione, arrivando, nel 2007 al 15%. Nel 2008 si è assistito ad una nuova consistente ripresa (20%), confermata dai dati 2009 (20,95%).
E’ interessante notare come a crescere siano gli avviamenti di lavoratrici straniere (22,42% contro il 19,02 del 2008) mentre quelli degli stranieri maschi sono in flessione (19,12% contro il 21,25 del 2008). Nel 2009 gli avviamenti di lavoratrici straniere superano di oltre 550 unità quelli degli stranieri maschi. Il fenomeno si può spiegare in parte con una più massiccia presenza di donne, soprattutto dell’est europeo, per lo svolgimento di compiti di cura (badanti). Ma pesano certamente anche i numerosi ricongiungimenti familiari che delineano una presenza più radicata e meglio integrata dei lavoratori migranti
Le cessazioni sono state, nel 2009, 13.794: il saldo avviamenti-cessazioni è pertanto negativo ed è pari a - 434.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-05-2010 alle 19:48 sul giornale del 18 maggio 2010 - 627 letture
In questo articolo si parla di attualità, lavoro, Centro per l'Impiego di Senigallia