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Il Pdl cambia rotta e tiene in sospeso il sodalizio con il Coordinamento Civico

popolo delle libertà 4' di lettura Senigallia 05/05/2010 - A più di un mese dalle elezioni, il Popolo della Libertà inaugura ufficialmente la nuova stagione politica sempre nei banchi dell'opposizione, ma, visto il risultato ottenuto alle urne, il partito di Berlusconi ha deciso di cambiare strada.

Una sostanziale apertura nei confronti della maggioranza, sotterrare l'ascia di guerra "per raggiungere il bene dei cittadini. "Il Popolo della Libertà -ha spiegato Gabriele Cameruccio, capogruppo in Consiglio Comunale- si impegnerà per fare un'opposizione responsabile e costruttiva che vuole ripartire da quello che è stato il risultato elettorale. Costruire un'alternativa concreta a quella che è l'attuale compagine al governo della città."

"Il risultato elettorale è certamente insoddisfacente -ha commentato Alessandro Cicconi Massi- e da questo dobbiamo ripartire. Analizziamo i punti che non sono andati e cerchiamo di conquistare quell'elettorato che non ci ha dato fiducia. Questo sarà l'obiettivo della nostra azione politica. La nuova linea sarà volta al raggiungimento di questo fine, sarà un cambio di linea deciso e credibile."

Ciò nonostante sarà sempre opposizione. "Incisivo e costruttivo, così sarà il nostro lavoro -ha spiegato il neoeletto Enrico Rimini-. Ci aspettiamo dall'amministrazione un'apertura formale altrimenti la nostra opposizione sarà aspra." "A questo proposito -ha continuato il capogruppo Cameruccio- le ultime delibere di giunta hanno evidenziato una volontà, da parte dell'amministrazione comunale, di continuare con lo stesso impianto amministrativo. Con lo stesso numero di dirigenti e di consulenti esterni. Sono infatti state deliberate le proroghe per sei mesi per gli incarichi ad alta specializzazione e dirigenziali. Su questo tema non facciamo un passo indietro. Il 95% delle risorse di questa amministrazione vengono dalle tasche dei cittadini e vanno usate in maniera responsabile."

"Intanto vogliamo complimentarci con l'amministrazione per l'assegnazione della Bandiera Blu -ha continuato Gabriele Girolimetti-. E questo apprezzamento va visto come un passo verso l'apertura e il dialogo. In secondo luogo chiediamo a Mangialardi di riprendere il prima possibile il pieno regime della macchina istituzionale. Devono tornare a riunirsi le commissioni, in particolar modo quelle sul turismo, sugli eventi e sullo sviluppo economico. Dobbiamo porci, maggioranza ed opposizione, un'unicità di intenti per risolvere il prima possibile i problemi dei cittadini. E' la soluzione migliore."

Un cambio di rotta che sembra mettere a rischio il sodalizio PdL-Coordinamento Civico. Del tutto scontata l'alleanza con la Lega, è meno certa invece quella con Roberto Paradisi, unico esponente del Coordinamento Civico e logicamente con Fabrizio Marcantoni. "Vogliamo al più presto conoscere il futuro politico di Fabrizio Marcantoni, assente in queste prime sedute del Consiglio Comunale -ha sottolineato Alessandro Mazzarini, neoeletto-. Speriamo nel suo contributo ma vogliamo al più presto sciogliere questo nodo."

Il Pdl propone la propria ricetta anche sul “caso” Monachesi. Il presidente del consiglio comunale infatti non può prendere parte alle commissione consiliari ma al tempo stesso il regolamento comunale garantisce che tutti i gruppi consiliari siano rappresentati nelle commissioni. Il problema nasce dal fatto che Monachesi è l'unico consigliere eletto dell'Idv. Per il Pdl il nodo può essere sciolto qualora Monachesi ritirasse la sua “iscrizione” all'IdV. Non essendo più consigliere dell'IdV, il partito di Di Pietro non sarebbe più neanche in consiglio comunale e di conseguenze non dovrebbe entrare neanche nelle commissioni. “Per risolvere l'incompatibilità di Monachesi abbiamo deciso di presentare una delibera consiliare per la modifica del funzionamento del Consiglio Comunale -ha spiegato il promotore Alessandro Cicconi Massi-. Monachesi, come presidente del Consiglio Comunale, non può partecipare al lavoro delle commissioni. Allo stesso tempo, come unico esponente Idv deve essere presente. Noi chiediamo dunque che il Presidente non sia iscritto ad alcun gruppo consiliare per la durata del mandato così che Monachesi potrebbe continuare a svolgere il ruolo di presidente, e anzi lo farebbe in modo super partes, e l'IdV non sarebbe obbligata a stare nelle commissioni”. La proposta del Pdl, nel dettaglio, chiede di modificare l'articolo 15 del regolamento comunale con la dicitura “il presidente del consiglio non è iscritto ad alcun gruppo consiliare per tutta la durata del proprio mandato. Al momento della cessazione dall'incarico mantiene il diritto all'iscrizione o alla costituzione del gruppo corrispondente alla lista in cui è risultato eletto”.








Questo è un articolo pubblicato il 05-05-2010 alle 15:36 sul giornale del 06 maggio 2010 - 5503 letture

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