Paradisi: sparito il tesoretto di Guzzonato, aveva ragione l'opposizione

2' di lettura Senigallia 14/04/2010 - "Il “tesoretto” che avevano promesso l’Angeloni e Guzzonato si è dissolto come neve al sole. Ancora una volta, il tempo è galantuomo. Aveva ragione l’opposizione. Ricordate le pagine sui giornali dedicate ai comunicati dell’Amministrazione che comunicava di aver risanato i conti di bilancio 2009? Una bufala".

Polo Holding, dopo le aste deserte nel parco della Cesanella per i prezzi fuori mercato richiesti dal Comune, aveva gettato una ciambella di salvataggio alla Giunta opzionando l’acquisto in trattativa privata. Una “ciambella di salvataggio” solo mediatica, come l’opposizione aveva denunciato. In effetti si trattava non di un serio contratto, magari con la previsione di una penale in caso di recesso unilaterale, ma di una opzione meramente facoltativa. Una sorta di dichiarazioni di intenti. Nulla di più. Tanto però è bastato a Guzzonato prima e a Mangialardi poi, per impostarci la campagna elettorale (“abbiamo messo i conti a posto e lasciamo un bilancio sano”) e per far quadrare fittiziamente in conti di bilancio. Una operazione politicamente spregiudicata. “Abbiamo optato per una trattativa privata, il cui ricavato è stato più alto di quanto previsto da tanti consiglieri di minoranza”, aveva sentenziato alla stampa l’assessore al bilancio Guzzonato, facendo ironia contro l’opposizione.

Ma che i conti non tornavano, dai banchi di minoranza, lo avevamo ripetuto più volte. E per chi ha a cuore, come noi, il destino di questa città, non fa piacere ricordare che avevamo ragione. Come la mettiamo con chi, come in altre questioni (che solleveremo una per una), ha creduto in buona fede a questi amministratori? Come la mettiamo con i conti oggi ufficialmente non più veritieri del bilancio? Dalla vicenda della Cesanella, ricomincia oggi la nostra battaglia sui banchi dell’opposizione. Sarà ancora più dura di prima. Senza sconti e senza pregiudiziale. Faremo parlare i fatti. Come in questo caso.