Corinaldo: parroco di Castelleone smaschera ladri di offerte

Hanno un nome e un volto i ladri che da mesi facevano incetta di offerte nelle chiese di Corinaldo e Castelleone di Suasa. Si tratta di Bruno Ferretti, nato a Fabriano e residente a Genga, 48 anni, pregiudicato, e Anna Cannella, 39 anni, incensurata, residente a Sasoferrato, entrambi domiciliati però a Rimini.
I due erano stati segnalati ai Carabinieri mercoledì mattina dal parroco di Castelleone di Suasa don Giacomo Bettini che aveva scoperto la coppia mentra tentava di rubare le offerte dalla cassetta della chiesa. Don Giacomo era riuscito a vedere anche l'auto a bordo della quale i due sono poi scappati. L'allarme, lanciato tempestivamente dal parroco, è stato subito raccolto dai carabinieri di Corinaldo che si sono messi sulle tracce dei due ladri.
Intorno alle 13 i due sono stati intercettati da una pattuglia della Polizia Muncipale di Corinaldo a bordo della loro Renault Scenic parcheggiata in piazza Sant'Anna. I due, dopo aver parcheggiato, erano entrati nella chiesa di Corinaldo. Intervenuti sul posto anche i Carabinieri di Corinaldo, le forze dell'ordine hanno sorpreso la coppia mentre era intenta ad asportare il denaro delle offerte. Dalla perquisizione all'interno dell'auto, i militari hanno trovato anche materiale per lo scasso come due cacciaviti, un coltello multifunzione, pezzi di nastro biadesivo, una piccola torcia e anche 105 euro in monetine di piccolo taglio, provento dei precedenti furti.
I due sono stati quindi arrestati e processati per direttissima dal Tribunale di Ancona. F.B. è stato condannato a quattro mesi di arresti domiciliari mentre C.A. a quattro mesi di carcere con pena sospesa. “Devo ringraziare la tempestività della Polizia Municipale di Catelleone di Suasa e dei Carabinieri di Corinaldo che una volta avvertiti hanno subito fermato ed arrestato i due ladri -racconta don Giacomo Bettini- Ai miei fedeli dico sempre di segnalarmi gente “sospetta” in chiesa, e tempo fa mi avvisarono delle presenza di una coppia. In quell'occasione rubarono dalla chiesa alcuni oggetti di poco valore”. Don Giacomo si è rivelato un perfetto investigatore. “Per precauzione mi segnai il numero della targa della macchina dei due -continua don Giacomo- . Mercoledì poi ho rivisto la stessa vettura e grazie alle telecamere di videosorveglianza istallate in chiesa, regalo della Pro Loco, li ho scoperti. Con un bastone e del nastro adesivo riuscivano a rubare le monete delle offerte”.

Questo è un articolo pubblicato il 08-04-2010 alle 12:51 sul giornale del 09 aprile 2010 - 2515 letture
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