x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA > ATTUALITA'

comunicato stampa
La comunità protetta Nilde Cerri apre le porte a 16 ospiti

2' di lettura
2763

La comunità della zona territoria 4 si è arricchita intanto di un nuovo servizio per i malati psichici e di sostegno per i familiari.

La struttura sanitaria “Nilde Cerri” del Rosciolo è stata riconosciuta dalla Regione Marche comunità protetta implementando i posti residenza da otto a sedici e estendendo in servizio a tutta la zona territoriale 4 non più solo al comune di Senigallia.


“Oggi raggiungiamo un traguardo da anni inseguito -ha commentato il sindaco Luana Angeloni- Il progetto sperimentale era partito nel 2007 nell'ambito della rete dei servizi socio-sanitari. Gli ospiti in questi anni sono stato stati curati, seguiti e inseriti in un contesto comunitario che ha reso possibile oggi il riconoscimento ufficiale della struttura”. Un iter travagliato dato che nel 2005 il progetto, steso a quatto mani dall'ex assessore Pina Massi e dalla scomparsa Maria Nilde Cerri, allora presidente dell'ex Irab, insieme alla Regione fu bocciato dalla Regione stessa. Da allora il Comune si è “incaponito” per raggiungere l'obiettivo.


Il testimone è passato quindi all'assessore Fabrizio Volpini. “Volevamo rifarci della bocciatura -aggiunge Volpini- e rendere definitivo una volta per tutte un progetto partito in via sperimentale”. "La comunità protetta Nilde Cerri utilizza il casolare dell'ex Irab, ristrutturato dallo stesso con un investimento di 575 mila euro -ricorda Francesca Paci, presidente dell'ex Irab- ed è gestito dalla Cooperativa H Muta insieme all'associazione Primavera Onlus". I 16 posti letti complessivi dovrebbero soddisfare ampiamente la domanda di tutto il comprensorio. "La residenza Maria Nilde Cerri dà una risposta ai problemi che interessano direttamente anche le famiglie dai malati -aggiunge Maurizio Bevilacqua, direttore dell'Asur 4- l'impegno della Cooperativa H Muta e dell'Associazione Primavera sono uno strumento in più per avere una rete di servizi".