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Parco delle Saline: sospetto di irregolarità anche un altro edificio


La questione tecnica è complicata. Per il candidato sindaco Fabrizio Marcantoni e per Roberto Paradisi del Coordinamento Civico “l’area edificata all’interno della zona territoriale BR3 - F5 deve avere un’altezza massima di m. 6,70 come si evince non già dall’art. 16/c citato dal sindaco ma dall’art. 20/e (pag. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG)\".
Il Comune ha replicato che l\'altezza massima di 9,70 metri dell\'edificio è consentita in quanto la struttura ricade all\'interno del comparto BR3 (e non BR3-F5).
“La Polo Holding nel cartello di cantiere parla di vendita di abitazioni all\'interno del Parco delle Saline -osserva Paradisi- e quindi l\'edificio in questione è senza dubbio all\'interno del Parco e come tale deve sottostare alle norme del prg. Il sindaco non può prendere in giro né noi né i cittadini”.
“Sfidiamo il sindaco e il Comune ad un confronto pubblico per fare chiarezza sulla questione -aggiunge Marcantoni- ma non solo. Vogliamo anche sapere perchè a questo specifico edificio è stato consentito di edificare tre metri in più e la stessa concessione non è stata fatta agli edifici vicini”.
A sostenere l\'irregolarità tecnica di Marcantoni e Paradisi ci sono anche i pareri di ingegneri e architetti come Roberto Coppola, Piero Bartera, Nicola Regine e Bernardo Berardinelli. \"Per aree BR3 valgono le norme generali del prg che stabiliscono un\'altezza massima degli edifici in 9.70 metri -asserisce l\'ingegnere Nicola Regine- poi ci sono le norme particolari, che prevalgono su quelle generali, che hanno ridotto la capacità edificatoria a 6.70 metri per i parchi di Cesanella, delle Saline e di Borgo Bicchia\".
Marcanto e Paradisi sollevano però un altro dubbio, inerente la situazione di un altro edificio. \"Dagli elaborati del piano di lottizzazione si evince che un altro edificio, quello ubicato all’incrocio tra Via Podesti e Via Tolomeo, è collocato all’interno della Zona F5 -aggiungono- .Ebbene, tale edificio non sembra essere stato computato nella parte già edificata e quindi sarebbe destinato a determinare ulteriore volume edificatorio. La nostra ipotesi risponde a verità? E ancora: chi è il proprietario di quell’edificio? Attendiamo dal sindaco e dall’assessore Mangialardi una risposta puntuale\".
