Gazzetti, l\'Angeloni avrebbe potuto dare un significato al concetto di comunità

2' di lettura Senigallia 01/01/2010 - Di seguito riportiamo le dichiarazioni del Candidato a Sindaco Primo Gazzetti in merito al discorso di fine anno del Sindaco Angeloni.

Ho molto rispetto per il discorso di fine anno del Sindaco Angeloni; vi si rispecchia oltre l’abilità di un fine politico, la sensibilità di una Donna che dopo un percorso politico, amministrativo, umano e generazionale si accinge, forse, come Lei ci ha ricordato in molte occasioni, a fare la nonna.

Certo è una lettura tutta in positivo, poteva concedere un grammo di generosità a quella parte di città che rappresenta l’opposizione democratica e vede il bicchiere mezzo vuoto piuttosto che mezzo pieno. Avrebbe avuto il merito di tentare in extremis di dare un significato concreto al concetto di comunità che in più di una occasione cita nel suo discorso. Ma l’orgoglio della Donna di razza non si smentisce e Lei ribadisce nei fatti di essere stata il Sindaco di chi l’ha eletta e non di tutti i cittadini senigalliesi. Ma non basta.

Tralasciamo il discorso in sé, per certi aspetti doveroso nel suo valore istituzionale, ed esaminiamo i comportamenti del Sindaco Angeloni. Sono quelli di un Amministratore che è giunto alla fine del suo mandato (ope legis), o piuttosto quelli di chi si accinge ad affrontare una campagna elettorale in piena regola? Dal presenzialismo totalizzante, come Lei stessa l’ha definito, al modo con cui detta i contenuti propri di un programma elettorale credo non ci siano dubbi sul fatto che il Sindaco Angeloni stia trascinando la campagna del candidato, assessore uscente, Mangialardi.

Certo è legittimo, ma perché lo fa? In effetti noi sappiamo qual’è il pensiero del Sindaco sul sociale, sui servizi culturali, sul turismo, sulle scelte urbanistiche, sui temi del lavoro, sui trasporti ecc.. Ma di Mangialardi cosa sappiamo al di fuori della sua scelta per le varianti urbanistiche puntuali? Forse la risposta al perché lo fa, sta proprio nel tentativo di dare una risposta a questo secondo interrogativo.