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Espropri per A14 e complanare: intesa tra Provincia e Società Autostrade

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Un codice di comportamento per gestire al meglio gli espropri per la realizzazione della terza corsia della A14 e della complanare. E\' l\'accordo raggiunto tra Provincia di Ancona e Società Autostrade e ratificato mercoledì a Senigallia, comune dove con 560 su 630, si verifica il maggior numero di espopri di tutta la provincia.

Un evento “unico in Italia” per i firmatari ma che non soddisfa il \"Comitato Versus Complanare e non solo\". “L\'obiettivo è quello di trovare un\'intesa tra espropriante ed espropriati per evitare i ricorsi e al contempo tutelare i piccoli proprietari che non hanno i mezzi e le risorse per esercitare pienamente i propri diritti avvalendosi di tecnici e legali -ha spiegato l\'assessore provinciale Marcello Mariani, presidente della Commissione espropri che ha proposto il protocollo- I punti contenuti nel protocollo tracciano un quadro di riferimento per un\'obiettiva valutazione del valore di mercato dei terreni”.


L\'accordo prevede la corretta valutazione dei soprassuoli, la specifica considerazione dello stato di vitalità e conservazione delle piante e dei manufatti, la reale commerciabilità, la valutazione dei danni per la proprietà, la definizione dei tempi di esecuzione dei lavori e soprattutto la figura di un ombudsman, un direttore per ciascuna area cui i cittadini possono far riferimento per eventuali controversi o presentare richieste”.


“Quando c\'è da votare un\'infrastruttura tutti sono d\'accordo ma quando di vedono le naturali ricadute, molti si sfilano -osserva l\'assessore alle infrastrutture Maurizio Mangialardi riferendosi al voto unanime del consiglio comunale sulla complanare e ai successivi attacchi dell\'opposizione- noi ci siamo messi al fianco dei cittadini e abbiamo trovato un accordo che li agevoli negli espropri”.


“Voglio fare chiarezza su questioni di cui si è parlato a sproposito -aggiunge l\'ing. Riccardo Marasca di Società Autostrade- i pagamenti degli espropri devono essere eseguiti entro cinque anni. I lavori non provocheranno danni perchè esiste un progetto che ha superato lo studio di impatto ambientale e in quanto ai prezzi applicati agli espropri, esiste una legge con criteri di uniformità che rispettiamo”.