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Gazzetti sul bilancio: \'Traduciamo la lettura del sindaco Angeloni\'

primo gazzetti 5' di lettura Senigallia 18/12/2009 - Vediamo di decriptare il bel quadretto che, sul bilancio 2010 di imminente approvazione da parte del Consiglio comunale, ne ha dato il Sindaco.

Non è un esercizio di stile, né si tratta di accanimento da parte di un cittadino che casualmente incarna anche il ruolo di candidato a Sindaco, bensì del diritto-dovere di ciascuno di interpretare le parole che provengono da tutti coloro che oggi, come domani, detengono un potere di interdizione anche nei confronti delle nostre vite.

ANGELONI: “Vogliamo approvare il bilancio 2010 entro l\'anno perchè il 28 marzo si va alle elezioni e il Consiglio Comunale si scioglie l\'11 febbraio -ha premesso la Angeloni- si tratta di un bilancio che chiude un ciclo amministrativo e costruito quindi per mantenere lo stesso livello di servizi e interventi del 2009 e di continuità anziché di innovazione, in segno di rispetto all\'amministrazione che verrà”.
Ecco come si può leggere: vogliamo approvare il bilancio entro l’anno perché altrimenti, non riuscendo ad impegnare le spese entro il 31 dicembre 2009, dovremmo operare in regime di esercizio provvisorio e saremmo costretti ad effettuarle in dodicesimi e cioè spendendo in ogni mese del 2010 la cifra massima del mese corrispondente dell’anno precedente; in altre parole molto poco. Se invece approviamo il bilancio, da gennaio a marzo, tempo di elezioni, potremmo spendere, estremizzando per farci capire, anche tutto il bilancio. Quanto al rispetto per la Amministrazione che verrà, se la logica fosse quella appena evidenziata: ma di cosa stiamo parlando?

ANGELONI: Nell\'impianto generale il bilancio 2010 lascia inalterata la pressione fiscale. Niente Ici sulla prima casa quindi, blocco dell\'addizionale Irpef allo 0,4 per mille e niente ritocchi nemmeno per i servizi a domanda individuale. “Sul fronte della spesa abbiamo scelto di continuare ad investire nel sociale in risposta alla crisi che attanaglia molte famiglie -ha detto il sindaco- continueremo a sostenere anche il tessuto economico e turistico che in questi anni è stato l\'unico a tenere. Abbiamo continuato anche a reperire risorse sovra comunali per compensare le minori entrate”.
Ecco come si può leggere: è un bilancio elettorale, dobbiamo dimostrare di voler mantenere inalterata la pressione fiscale ed il costo delle tariffe, dobbiamo dire che il livello delle spese nei servizi essenziali è rimasto inalterato, si fa un unico, generico riferimento alla acquisizione di risorse sovra comunali per far fronte alle minori entrate, e non si dice NULLA sulla reale tenuta del bilancio in termini di copertura della spesa: in altre parole “che Dio ce la mandi buona” o ciò che è peggio “dopo di noi qualcuno ci penserà”.

ANGELONI: “Dal 2000 ad oggi abbiamo assistito ad una riduzione del personale comunale grazie ad una migliore organizzazione della nostra struttura e alla valorizzazione delle competenze interne -ha ricordato la Angeloni- abbiamo annullato il precariato e ridotto, come previsto dalla finanziaria, la spesa per il 2010 pari a 10 milioni e 983 mila euro con 14 mila euro in meno rispetto al 2008”.
Ecco come si può leggere: abbiamo compresso fino al limite del tollerabile la spesa del personale per recuperare risorse, essendo quella del personale l’unica spesa che si può comprimere senza proteste da parte della opinione pubblica, anzi. Abbiamo bloccato il turn over al di sotto di quello, pur stretto, previsto dalla legge. Abbiamo assunto a tempo indeterminato i precari (quanti? 10? 15?) che erano stati avviati al lavoro anche senza selezione pubblica ma, nella migliore delle ipotesi, per chiamata diretta tramite l’ufficio di collocamento a cui era stato chiesto magari di selezionare del personale con caratteristiche così precise da lasciar intravedere l’identikit.

ANGELONI: Dal 2000 ad oggi il personale di ruolo è passato da 358 unità a 325, i contratti a tempo determinato da 24 a 11, i dirigenti interni sono passati da quattro a due, con l\'introduzione di sei dirigenti a contratto e di un direttore generale. Quest\'ultima figura prevista decadrà a marzo con la scadenza del mandato Angeloni. In totale la spesa per il personale incide a bilancio per il 22,42% (nel 2008 era del 24,84%). Per la valorizzazione del personale, sono state effettuate in questi anni 75 progressioni verticali e tre progressioni orizzontali per ciascun dipendente,
Ecco come si può leggere: Il Direttore generale che è diventato indifendibile e costa troppo si lascia decadere con il Sindaco e quasi con imbarazzo si dà in pasto all’opinione pubblica; i sei Dirigenti esterni a contratto, che dovrebbero decadere ugualmente con il Sindaco, saranno prorogati: di quanto 30/40 giorni dopo marzo? Questo significa che se vince Mangialardi saranno sicuramente riconfermati per altri cinque anni, se li troverà già lì pronti all’uso e non dovrà porsi il problema di una scelta diversa, quella per esempio di riaprire i termini di una selezione pubblica a cui far partecipare anche i funzionari interni che, visti i risultati, avrebbero tutte le carte in regola per divenire dirigenti a loro volta, con un risparmio davvero consistente alla voce stipendi, perché avrebbero solo una integrazione rispetto a quello oggi percepito e non uno stipendio intero. Le progressioni orizzontali per ciascun dipendente sono giuste, a patto che non siano un contentino per le OO.SS. e poter avere le mani libere su quelle verticali. Per queste ultime, infatti, non è in discussione il numero ma sarebbe necessario che l’Amministrazione comunale assicurasse i dipendenti e l’opinione pubblica, fornendo dati ed informazioni obbiettive che le procedure concorsuali sono state assolutamente trasparenti e scevre da qualsiasi tentazione clientelare.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-12-2009 alle 11:49 sul giornale del 19 dicembre 2009 - 4467 letture

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