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Fondo di Solidarietà diocesano: appello del vescovo per il 2010

giuseppe orlandoni 3' di lettura Senigallia 15/12/2009 - Il Fondo di Solidarietà, organizzato dalla Caritas Diocesana di Senigallia, ha già contribuito al sostegno di numerose famiglie colpite dalla crisi economica ma, stando ai dati, sono in costante aumento le richieste di aiuto.

La raccolta di fondi, nel periodo 1 marzo-31 ottobre 2009, è stata molto consistente (71 mila euro) ed ha permesso di far fronte alle emergenze. Circa 140 gli interventi alle famiglie, che hanno evidenziato problemi riconducibili alla particolare crisi economica in corso, sono state sostenute grazie al Fondo di Solidarietà.

Famiglie con redditi bassissimi, causati dalla precarietà e dalla perdita del lavoro. E tutte rappresentanti territorialmente della Diocesi di Senigallia.

Attualmente il Fondo di Solidarietà, utilizzato in ambiti di interventi di prima necessità (dagli affitti alle spese sanitarie), non si incrementa con lo stesso trend iniziale ma, al contrario, aumentano le richieste da parte di famiglie bisognose.

La vertiginosa richiesta di interventi è stata registrata nel mese di Ottobre. Periodo più colpito dalla crisi economica attuale, in cui sono stati raccolti-spesi oltre 10 mila euro, suddivisi in 25 interventi.

Inoltre, sostanziale per le famiglie bisognose sono state le \'Borse lavoro\', finanziate dallo stesso Fondo. Una minima percentuale del ricavato, dunque, è servita a 4 persone su 9 totali, che hanno usufruito della borsa-lavoro, per l\'inserimento lavorativo. Infatti queste persone, grazie all\'aiuto ed alla conseguente ripresa delle ditte in questione, sono state inserite nel mondo del lavoro. 9 persone sono state aiutate con le borse lavoro e ben 4 hanno di nuovo trovato lavoro in alcune aziende del circondario che hanno potuto riprendere l’attività.

“Quando va in crisi il lavoro-sostiene il direttore della Caritas Giovanni Bomprezzi -ne consegue il problema della casa, non si riesce a far fronte agli affitti, ecco perchè la maggior somma del Fondo di Solidarietà è stato utilizzato per interventi affittuari delle famiglie bisognose. E soprattutto ad ottobre si è registrato il maggior numero di richieste, il cosiddetto autunno caldo per gli interventi”.

Il senso della solidarietà-ha detto il Vescovo- quindi si fa sempre più vivo, soprattutto in un periodo di crisi in cui escono continuamente casi nuovi. Sempre più famiglie, con redditi bassissimi, non riescono a far fronte a tutte le spese e richiedono un intervento. I casi di richiesta di aiuto, infatti, aumentano giorno per giorno.

“Non è mai abbastanza quello che si fa-sottolineano gli organizzatori del Fondo di Solidarietà della Caritas-ma si cerca di stimolare a dare il proprio contributo”. “Per mantenere costante il Fondo di Solidarietà basterebbe -concludono- che ogni famiglia offrisse 5 euro al mese per il Fondo Social Caritas”. Già 500 famiglie si sono attivate in modo che questa catena di solidarietà costante esista.

Il Fondo di Solidarietà copre tutto il territorio della Diocesi di Senigallia ed è presente in ogni parrocchia. Addetti raccolgono i soldi e li gestiscono tra i bisognosi ma “elemento importante – dice Mons. Giuseppe Orlandoni- le famiglie donatrici sanno sempre come vengono utilizzati i loro soldi”. Soldi che non vengono dati direttamente in mano alle famiglie bisognose, ma vengono coperte le spese che le stesse non riescono a fronteggiare.

In questo c\'è una forte collaborazione tra la Diocesi ed i servizi sociali del territorio per “evitare che ci siano interventi doppi o tripli. C\'è quindi anche un lavoro di approfondimento”.





Questo è un articolo pubblicato il 15-12-2009 alle 13:49 sul giornale del 16 dicembre 2009 - 3434 letture

In questo articolo si parla di attualità, giuseppe orlandoni, caritas, soldi, diocesi di Senigallia, Sudani Alice Scarpini, fondo di solidarietà





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