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BED e la perdita del controllo

3' di lettura Senigallia 11/12/2009 - Il “Binge Eating Disorder” (BED), in italiano definito come “disturbo da alimentazione incontrollata” sta sempre più assumendo le caratteristiche di un quadro clinico ben definito ed autonomo.

Questo disturbo è caratterizzato dalla presenza di “abbuffate” non accompagnate però da strategie per compensare l’ingestione di cibo in eccesso. Le persone che manifestano questo disturbo assumono, in un tempo limitato, quantità di cibo esagerate, con la sensazione di perdere il controllo dell’atto del mangiare. Queste situazioni si ripetono anche più volte la settimana anche in momenti in cui non si ha una sensazione fisica di fame. A differenza dalla bulimia non si riscontra il circolo vizioso tra i tentativi di restrizione, l’abbuffata e i comportamenti eliminativi. Il problema principale sembra consistere in una difficoltà a controllare l’impulso ad alimentarsi. Il disturbo da alimentazione incontrollata è correlato all’obesità anche se tale caratteristica non è necessaria per la diagnosi di BED. Il BED è presente nel 30% circa dei casi di soggetti obesi che richiedono una cura per la loro situazione e nel 2-3% di tutti i soggetti obesi.

È stato inoltre documentato che la presenza del BED è più elevata con il crescere del BMI(Body Max Index), in particolare nei soggetti con valori superiori a 40 è quasi sempre presente. La difficoltà ad inquadrare questa situazione è legata alla definizione di abbuffata e ai fattori che possono favorirne la persistenza. L’abbuffata, così come avviene nella bulimia nervosa, viene definita dalla sensazione di perdita di controllo, dal senso di colpa e dai pensieri negativi che la accompagnano. Nei soggetti BED è frequente la presenza di un quadro psicologico problematico caratterizzato dalla depressione, dall’insoddisfazione corporea e da un comportamento alimentare variamente disturbato. Negli obesi BED i disturbi dell’umore e altri quadri psicopatologici sembrano essere presenti in circa l’80% dei casi. I soggetti BED possono essere collocati in una situazione intermedia, per la loro complessità clinica e per la gravità medica, tra la Bulimia Nervosa e l’obesità senza episodi di Binge Eating (iperalimentazione incontrollata). Complicazioni di tipo medico

Le complicanze sono legate pertanto all’aumento significativo del peso corporeo cui questi soggetti vanno incontro e sono quelle tipiche dell’obesità. Il diabete si riscontra in misura tre volte maggiore nelle persone obese rispetto a quelle normopeso; il rischio è superiore quando esiste una familiarità positiva per diabete. L’ipercolesterolemia aumenta il rischio di andare incontro a problemi cardiovascolari. Sembra che l’obesità sia correlata ad un aumento del colesterolo nel sangue fino a 40-50 anni, dopodiché non sembra esistano differenze significative con i soggetti normopeso. L’ipertensione arteriosa è presente in circa il 35-45% degli obesi, percentuale più che doppia rispetto alla popolazione generale. I rischi correlati sono rappresentati dall’infarto al miocardio, dall’ictus e dalle malattie renali. La malattia coronarica (infarto) rappresenta la principale causa di morte in Italia ed è dovuta alla riduzione del flusso sanguigno nelle coronarie. Le alterazioni della funzione respiratoria si verificano più frequentemente negli uomini in particolar modo quando il peso eccede del 50% il peso ideale e il grasso è presente soprattutto a livello addominale (obesità viscerale). Le conseguenze sono rappresentate dalle apnee notturne e da colpi di sonno durante il giorno, tale quadro comporta un aumentato rischio di morte improvvisa.

L’obesità comporta un rischio maggiore di mortalità per tumori. Si ritiene che un eccesso di peso del 40% rispetto al peso ideale comporti un aumento del rischio del 33% negli uomini (stomaco, colon, retto, pancreas) e del 55% nelle donne (colecisti e vie biliari, seno, utero e ovaie). Infine, l’aspettativa di vita e la qualità della stessa è fortemente compromessa nelle persone obese. Un miglioramento consistente delle proprie condizioni di salute è già ottenibile con una modesta riduzione di peso, pari al 10% dello stesso.

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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-12-2009 alle 18:50 sul giornale del 14 dicembre 2009 - 10062 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, villa silvia, senigallia, mariangela camilloni

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