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I Modena City Ramblers festeggiano i 15 anni del Mamamia

Modena City Ramblers 3' di lettura Senigallia 10/12/2009 - Sabato 12 dicembre i Modena City Ramblers ritornano, a grande richiesta, sul palco del Mamamia per festeggiare i 15 anni di “Riportando tutto a casa” con uno show davvero speciale.

I Modena City Ramblers festeggiano i tre lustri dall’uscita del loro storico primo disco “Riportando tutto a casa” con un particolare Tour che li vedrà protagonisti nei “piccoli-grandi” Club della penisola, grazie alla celebrazione on stage di quell\'esordio tanto amato da tutti i fan della band! Un concerto che tra le altre particolarità, sarà anche evocativo di un periodo - forse l\'\'ultimo - dove i grandi cambiamenti sembravano ancora possibili. Un salto nel passato per riprendere una scaletta impostata sui live di quel periodo, che sapevano di sudore e di Guinness, amore per l’Irlanda e voglia di cambiare quell’Italia della prima Repubblica. Per l’occasione, tra le fila dei \"delinquenit ed Modna\", torna un \"vecchio\" compagno, tra i fondatori della band, Luciano Gaetani, a dar manforte nel ricreare il tipico sound del primo periodo Ramblers, quel “combat folk” ormai divenuto vera e propria definizione di stile musicale.


Un’occasione per far festa insieme, pogare e riflettere - perché no - su come, quanto e se, siano o meno cambiate l’Italia e la sua società in questi quindici anni. La copertina del CD, vista oggi, racconta di un Paese che ha perso i suoi ultimi veri eroi - Falcone e Borsellino - ma che ha mantenuto personaggi come \"il cavaliere nero\" riportato sulla prima pagina de Il Manifesto; una copertina che fotografa tra le altre cose la kefiah che ti mettevi al collo, un po\'\' per stilosità (come accade ancor oggi con la t-shirt del Che) e un po\'\' con la speranza che la pace arrivasse tra due popoli, che a tutt\'\'oggi son ben lontani da questo risultato. Ma tra gli oggetti da \"riportare a casa\", c\'\'erano anche strumenti musicali con una loro magia storica, in parte mediterranea ed in parte celtica come una fisarmonica, un bouzoki, un violino, un mandolino, un tin whistle, un organetto e una piva... mentre oggi le pive le abbiamo solo nel sacco! Senza contare la tenerezza che proviamo nel leggere quella piccola scritta sul fondo del retro di copertina: vietato il noleggio. Già!


Allora questo era quanto di più becero poteva accadere ad un CD; che beata ingenuità! Ma Riportando Tutto a Casa Tour è anche un’occasione imperdibile per riascoltare in un\'\'unica serata tutti i vecchi classici della band, come \"Quarant\'\'anni\", dove se ne aggiungi una quindicina e aggiorni un paio di nomi, realizzi che l\'\'attualità di quella canzone è tristemente in linea con i nostri tempi; o quella \"Contessa\", che il pubblico stufo di richiederla invano in questi ultimi anni si canta da solo nella pausa pre-bis; o il \"Bicchiere dell\'\'addio\", registrato con Mister Bob Geldof, che abbiamo levato e ancora leveremo... Ognuno avrà il suo motivo per cercare nei cassetti della memoria un ricordo da abbinare ad un brano più che ad un altro;






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-12-2009 alle 08:53 sul giornale del 12 dicembre 2009 - 1916 letture

In questo articolo si parla di mamamia, spettacoli, Modena City Ramblers





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