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I Cirkus Cirkor infiammano la Fenice

teatro la fenice 4' di lettura Senigallia 07/12/2009 - Grandissimo successo e accoglienza calorosa per lo spettacolo della compagnia svedese in anteprima italiana a Senigallia.


Le premesse c’erano tutte. Critica e pubblico unanime nel definire i Cirkus Cirkor una delle compagnie di circo contemporaneo migliori in circolazione e “Inside Out” un must see, assolutamente da non perdere. E così è stato.


Già prima dello spettacolo l’aria è frizzante e ad accoglierti una strana figura tutta vestita di bianco che irrompe tra il pubblico con due grandi cartelli dipinti, facendoli passare di mano in mano, a ricordare che stiamo si attendendo uno spettacolo di circo ma che siamo pur sempre a teatro quindi niente foto e niente cellulari accessi.


Poi le luci di sala si spengono e lo show ha inizio. Ad essere protagonista è ancora il pubblico, l’uomo vestito di bianco il mattatore della serata non riesce a mantenere acceso il faro puntato su di lui. Individua così tra il pubblico un uomo invitandolo a salire, ha bisogno infatti di gambe forti per pedalare; l’illusione è quella che le luci siano collegate al movimento di una bicicletta posta al lato del palco. E così l’ “ignaro” Tom, il nome dell’uomo, preso alla sprovvista viene catapultato sul palco e guidato all’interno del magico mondo del circo. \"Pedala Tom, pedala...\" – dice il mattatore – è così che le luci si accendono la musica ha inizio e tutti i membri del circo prendono posto sul palcoscenico. Un ensamble di otto personaggi che danno il via all’arte del circo: acrobazie, giocolieri, equilibristi, trapeziste eccezionali. Ma Inside out non è solo questo.


Lo spettacolo dei Cirkus Cirkor non va solo visto ma anche sentito; le acrobazie non sono fine a se stesse ma nascono dalla volontà di esprimere ed emozionare, dietro la loro perfezione di acrobati c’è una vita c’è un cuore che batte e questo non deve essere mai dimenticato. Ecco allora un’altra figura, una donna, Maria, che viene anche lei presa dal pubblico e trascinata nel vortice della compagnia. Due persone normali, Tom e Maria, che increduli vengono coinvolti nella vita da circo e che pur opponendo la loro resistenza alla fine non possono che cedere alla meraviglia della magia e dell’irrazionale. Il viaggio che i due personaggi stanno per iniziare è un viaggio che li porterà all’interno della propria anima un viaggio intimo nelle viscere del corpo umano dove tutte le certezza verranno cancellate per far posto alla magia. La vita può essere anche questo.


In “Inside Out” viene esplorato l’essere umano portando in scena organi, reti neuronali, catene di dna. Si tratta del seguito ideale di “99% Unknown”, altro spettacolo dove la compagnia svedese ha mescolato le discipline del circo contemporaneo con dati e elementi medico-scientifici. Un viaggio all’interno dell’essere umano, del suo corpo, delle sue emozioni, delle sue aspettative, delusioni, desideri, sogni, giocando con le magie del circo, con acrobazie mozzafiato e performance di grande abilità tecnica, con musica, videoarte, poesia, scienza, ironia.


La compagnia è brava nel saper creare con il pubblico un contatto intimo stimolandolo continuamente con colpi di scena fisici, delicati racconti emotivi e divertenti gag drammaturgiche. Il pubblico si rivede quindi nei due personaggi Maria e Tom, che fanno parte della compagnia ovviamente, persone ignare che si trovano catapultate in un mondo che non è il loro ma al qualche è bello ogni tanto lasciarsi andare. Ed è proprio quello che è successo al pubblico sabato sera.


Le prestazioni fisiche fenomenali dei Cirkus Cirkör vengono poi sottolineate e trovano loro compimento grazie alla forza della musica dal vivo degli Irya’s Playground (una delle migliori rock band emergenti svedesi) e da proiezioni; la bellissima e potente voce di Irya Gmeyner su canzoni come With You, Sold My Luck o My Angel diventando perfetta colonna sonora di un viaggio intenso per scoprire che l’esistenza non ha confini così rigidi come siamo soliti pensare.


Da sottolineare lo studio e la ricerca che distacca la compagnia dalla tradizione: oltre al fatto di non utilizzare gli animali infatti, i loro spettacolo vogliono raccontare una storia: la poesia di un racconto sui misteri del corpo umano, dalle insicurezze agli atti di coraggio, il tutto osservato da due punti di vista differenti: dentro e fuori, inside - out.


Uno spettacolo inteso pieno vibrante assolutamente da non perdere!






Questo è un articolo pubblicato il 07-12-2009 alle 20:47 sul giornale del 09 dicembre 2009 - 2481 letture

In questo articolo si parla di teatro la fenice, senigallia, Chiara Trasatti, Svezia, cirkus cirkor, Irya\'s Playground





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