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IdV: il rigassificatore è pericoloso ed inutile

idv senigallia logo 3' di lettura Senigallia 20/11/2009 - Mercoledì 18 novembre 2009, noi dell’Italia dei Valori di Senigallia, abbiamo presentato un’interrogazione, con il nostro Capo Gruppo IdV Enzo Monachesi, in Consiglio comunale sul progetto di rigassificatore offshore, che Gaz de France (multinazionale poco amata anche dai francesi stessi) intende realizzare a Senigallia.

Ancora oggi, Gaz de France, non ha dato una risposta, che viene chiesta da inizio mese, su quel che ha intenzione di fare, su dove esattamente vuole realizzare il rigassificatore; un impianto offshore in grado di trasformare ogni anno 5 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto. Questi impianti sono composti, oltre che dall’impianto di liquefazione, dalle metaniere che trasportano il GNL e dagli stessi rigassificatori. In estrema sintesi, si può dire che il gas viene liquefatto negli impianti situati nei paesi produttori, trasportato da metaniere ad una temperatura di circa – 162 gradi, rigassificato e quindi immesso nelle reti dei paesi consumatori. Il gas per passare da liquido a gassoso va riscaldato mediante l’acqua marina.



Mentre il gas è avviato alla condotta che lo farà arrivare fino alla stazione a terra, l’acqua usata per il riscaldamento viene scaricata e questo provocherà un cambiamento della temperatura del mare, modificandone gli equilibri. Il progetto non va autorizzato anche per motivi di impatto ambientale. I danni causati dal rigassificatore andrebbero ad attaccare l’ecosistema del nostro mare, di conseguenza, oltre i danni all’ambiente, anche con un inquinamento irreparabile dell’acqua marina, seguiranno danni all’economia (la nostra economia ha una rappresentanza forte nel settore della pesca, del turismo, etc, con protagoniste piccole e medie imprese) e allo sviluppo di Senigallia e delle Marche.



La filiera del GNL è un colabrodo, nel senso che solo l’85% del gas estratto nei paesi produttori arriva ai consumatori finali. Questo perché, mediamente, il 12% viene consumato negli impianti di liquefazione (pensate: più di un decimo dell’intero quantitativo), il 2% viene usato dai rigassificatori per riscaldare e far passare il gas allo stato aeriforme e l’1% utilizzato dalle metaniere in giro per il mondo. Noi dell’Italia dei Valori di Senigallia denunciamo che i rigassificatori sono impianti inquinanti perché emettono in atmosfera sostanze contaminanti e utilizzano per il processo di riscaldamento del gas masse enormi di acqua che poi rilasciano nella zona circostante con effetti dannosi sull’ambiente marino; che sono impianti pericolosi, come hanno dimostrato gli incidenti di Cleveland (USA) nel 1944 e di Skikda (Algeria) nel 2004, tanto più se utilizzano tecnologie non sufficientemente provate prima, come quelle utilizzate dagli impianti offshore; e che sono impianti inutili perché l’Italia è praticamente circondata dai principali bacini mondiali di produzione (Russia, Medio Oriente, Nord Africa, Mare del Nord); può quindi ricevere, se necessario, ancor più gas da molte zone tramite il potenziamento dei gasdotti già oggi funzionanti. Noi dell’Italia dei Valori Senigallia, dalla parte dei cittadini, ci teniamo a denunciare che i rigassificatori sono dannosi, pericolosi e inutili, come abbiamo fatto in Consiglio comunale, e continueremo a fare.


Stefano Canti

IdV






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-11-2009 alle 08:15 sul giornale del 21 novembre 2009 - 3169 letture

In questo articolo si parla di politica, idv senigallia





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