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Mancini sul piano Sacelit: \'Nell\'area tanti mini appartamenti\'

roberto mancini 3' di lettura Senigallia 18/11/2009 - Il piano di lottizzazione della ex Sacelit Italcementi torna in Consiglio per la seconda e ultima volta. Molto ci sarebbe ancora da dire a proposito di questa area che potrebbe assumere un rilievo straordinario nel futuro di Senigallia, ma che verrà malamente cementificata.

Non voglio tornare sulla previsione dell’albergo di otto piani ubicato nel punto più vicino al mare e che soffocherà, insieme ad altri palazzoni, la retrostante piazza; né addentrarmi su altri “dettagli”, come l’ulteriore e scervellato centro commerciale, collocato a due passi dal centro storico. Vorrei solamente ricordare che tutta quell’area, che presenta linee un po’ vanitose ed un’eleganza propria di un distinto quartiere di periferia, sarà destinata in gran parte a mini appartamenti e non rappresenterà una espansione residenziale della città. Infatti, nell’insieme, sommando quelli a destinazione turistica (inferiori a 52 mq.) con gli altri residenziali ma di ridotte dimensioni (ad esempio, non superiori a 60 mq.), arriviamo a circa 130 tra mini o piccoli appartamenti su 180 previsti.


I restanti avranno una superficie da 67 mq. in su, tra cui una dozzina di appartamenti spaziosi, ma super lusso, collocati agli ultimi piani delle torri. Se aggiungiamo i costi senza dubbio molto altri (6 mila euro a mq.?), possiamo facilmente escludere un popolamento del nuovo quartiere verso mare da parte dei senigalliesi, mentre è più comprensibile pensare ad una occasione di investimenti finanziari che lo renderanno deserto almeno dieci mesi all’anno, al pari di altre edificazioni già presenti in città o nelle frazioni (come le piramidi a Cesano). Che così si costruisca la Senigallia del domani sono rimasti in pochi a crederlo, ma Giunta e maggioranza sono determinate a votare l’approvazione finale del progetto, nonostante le prese di posizione contrarie di associazioni e cittadini. “Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata”, dicevano alcuni Romani al tempo delle guerre puniche. Altrettanto potremmo dire noi oggi: mentre con una mano si scrivono futuri impegni a difesa del territorio per far bella figura in campagna elettorale, con l’altra si votano i mini appartamenti.


Eppure sono possibili altre scelte in grado di donare un profilo più alto al futuro della nostra città. Gli esempi a cui pensare sono la riqualificazione del porto antico di Genova (oggi sede dell’acquario e di musei) oppure dell’area ex Italsider di Bagnoli (oggi Città della Scienza). Le cosiddette “cittadelle tematiche” rappresentano una attrazione turistica dodici mesi all’anno e vantano bilanci in attivo nonostante le incertezze della congiuntura economica. Una scelta in questa direzione fonda sulla qualità il futuro di Senigallia, pensando ad una ricaduta positiva in termini di occupazione duratura e benessere a vantaggio di tutta la cittadinanza. Nonostante tutto, siamo ancora in tempo per evitare una nuova colata di cemento, una pietra tombale su un’area così prestigiosa e da valorizzare nel contesto dell’offerta turistica e culturale del territorio adriatico nel suo insieme.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-11-2009 alle 14:25 sul giornale del 19 novembre 2009 - 2108 letture

In questo articolo si parla di rifondazione comunista, roberto mancini, sacelit, politica





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