Il Mezza Canaja: successo per il presidio in ricordo di Stefano Cucchi

In piazza Roma ieri sono state esposte nella loro durezza le impronte che il potere ha lasciato nei corpi di Stefano e di Federico. Insieme alle foto, anche tante targhe funebri con lo stemma della Repubblica Italiana e i nomi di Carlo, Gabbo, Stefano, Federico e Aldo. Per tutti una sola frase: “Non mi uccise la morte ma due guardie bigotte, mi cercarono l’anima a forza di botte. Assassinato dallo Stato”.
Quasi un migliaio i volantini distribuiti, tante le persone che si sono fermate a guardare, a chiedere, a cercare motivazioni plausibili per la violenza oscena del potete e la sua impunità. Finito il presidio resta uno striscione in mezzo alla piazza: “Verità e Giustizia per Stefano Cucchi - A.C.A.B.”.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-11-2009 alle 11:18 sul giornale del 10 novembre 2009 - 4044 letture
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