Comitati e associazioni: gli orari della città e i pendolari

3' di lettura Senigallia 30/10/2009 - Lo scenario che offre Senigallia all’alba è caratterizzato dalla presenza di una foltissima schiera di pendolari che, in treno, in bus ed in auto, escono dalla città per recarsi al lavoro fuori città, per poi rientrare nel pomeriggio o in serata.

Questa folta categoria di cittadini riesce a svolgere commissioni, ad accompagnare i figli a scuola, e a fare acquisti specialmente grazie alla collaborazione dei familiari. Per la spesa, un piccolo aiuto è dato dalla graduale estensione degli orari di apertura dei pubblici esercizi adottata dalla recente legislazione e conseguentemente recepita dai Comuni. A Senigallia il Comune ha adottato l’ordinanza 569 del 21.10.2009, nel rispetto dei criteri definiti nella legislazione statale e regionale, sentite le associazioni di categoria. La normativa prevede che gli esercizi commerciali al dettaglio possano restare aperti in una fascia oraria compresa fra le ore sette e le ore ventidue, con l’obbligo di non superare le 13 ore di apertura giornaliera.

Sono possibili deroghe nel periodo estivo e per le attività che somministrano alimenti e bevande sono possibili orari elastici. Per alcuni pendolari, che escono di casa presto, resta un’impresa quella di poter fare la spesa alla mattina presto o la sera tardi. Non resta che fare la spesa fino alle 21,00 in uno dei due centri commerciali. Gli altri negozi dovrebbero cercare di diversificare l’offerta per soddisfare tutte le esigenze e non lasciare il monopolio ai centri commerciali, dopo una certa ora. Gli orari dei negozi alimentari, e non, prevedono un’apertura che varia in genere dalle otto alle nove della mattina, ed una chiusura dalle sette alle otto di sera.

E\' di oggi la notizia della chiusura di un noto ed apprezzato negozio alimentare del centro. Per chi resta, restano i disagi dati dalla concorrenza della grande distribuzione organizzata, ma anche prospettive nuove. Basterebbe poco, per cercare di avviare una fase di sperimentazione volta ad offrire orari più compatibili per i pendolari, e per il segmento di mercato che potrebbe fare shopping la sera, tutto l\'anno. Si potrebbe partire con un’apertura dalle sette per alcuni negozi alimentari interessati, con un’adeguata promozione dell’iniziativa. Per altri, magari, una chiusura alle dieci di sera. La diversificazione dell’offerta commerciale e di servizi, per venire incontro alle esigenze di tutti i cittadini, potrebbe far lavorare di più i negozianti di Senigallia e un po’ meno quelli delle città dove i Senigalliesi pendolari lavorano, e giocoforza spendono, per ora. L’iniziativa potrebbe essere associata con altri servizi ideati per dare un aiuto a chi deve accompagnare i figli a scuola ed alle attività sportive e ricreative (per le zone non servite da scuolabus), oppure ha particolari esigenze, e nessuno disponibile per un aiuto. In una famiglia interessata dal pendolarismo di un suo componente, un malanno o un impedimento dell’altro può diventare un grande problema. A Senigallia l’esperienza della banca delle ore non ha avuto un grandissimo successo.

Forse è il caso di puntare sull’iniziativa di imprese specializzate, sostenute e coordinate dal Comune, sul piano della promozione di nuovi servizi qualitativamente accreditati e mirati sulle esigenze dei pendolari. In città ci sono molti negozi e non è questa la sede per giudicare se siano troppi o pochi. Oltre agli esercizi ed alle attività commerciali esistenti, sembra che ne sorgeranno delle nuove, nella zona dell’ex Arena Italia, nella zona dell’ex Rossini, nella zona dell’ex Sacelit, e nella zona delle ex colonie Unes Enel. Questi negozi dovrebbero puntare sulla qualità, e già lo fanno, per cui potrebbero valutare anche l’opportunità di ampliare l’offerta per aiutare i pendolari e non solo loro a conciliare i tempi della vita e del lavoro.