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La raccolta differenziata ad un bivio: miglioramento o degrado

differenziata 4' di lettura Senigallia 17/08/2009 - Recentemente molti turisti hanno dovuto recarsi personalmente allo sportello del CIR33 presso la sede comunale, per ritirare i contenitori e le buste per i rifiuti, sopportando un disagio che ha dato luogo a proteste, che si aggiungono a quelle degli operatori balneari e dei ristoranti, sulla puntualità del servizio di ritiro.

Anche molti residenti hanno notato che alcuni turni per il ritiro dei rifiuti non sono stati puntualmente rispettati, e allora viene da chiedersi cosa sta accadendo al servizio di raccolta differenziata, che era decollato in modo apprezzabile a Senigallia.

La raccolta differenziata che è effettuata nel nostro territorio ha il pregio di ridurre notevolmente l’impatto ambientale ed i costi per lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche, nonché di favorire il riciclo della carta, della plastica, dei metalli e dei rifiuti organici. I lati negativi sono rappresentati dai sacrifici richiesti a tutti i cittadini, per separare i rifiuti all’atto del conferimento, e dall’assenza di una filiera completa che nel nostro bacino si occupi del recupero e del riciclo di tutte le categorie di rifiuti differenziati. Se il servizio sarà mantenuto come è, questi lati negativi sono destinati ad ampliarsi e a produrre costi ed oneri sempre maggiori, per l’assenza di economie di scala e per gli elevati costi; gli effetti non tarderanno a farsi vedere, sul piano economico e del servizio.

Per minimizzare gli aspetti critici del disagio, per i turisti e per i nuovi residenti, senza oneri economici aggiuntivi a carico del Comune e del Consorzio, bisogna migliorarlo e in primo luogo basterebbe facilitare l’accesso alle informazioni ed istituire, su scala provinciale o regionale, un semplice servizio telefonico a risposta automatica che consenta di mandare un sms ad un numero telefonico pubblico per avere notizie, a seconda della richiesta, sui turni della raccolta, su come va fatta la raccolta, su come avere a casa i contenitori per i turisti e per i nuovi residenti, e su come far raccogliere i rifiuti ingombranti, oppure per avere il contatto con un operatore cui porre domande particolari o fare segnalazioni.

Mentre il sito internet del consorzio CIR 33 ha un bacino d’utenza limitato, il telefono cellulare rappresenta uno strumento disponibile on the road ad una maggiore fascia d’utenza, e sulla scorta dell’esempio che possiamo notare in altre Regioni, permette di risolvere in tempi brevi ogni tipo di problema e di raccogliere le segnalazioni dei passanti, dei turisti e di chiunque abbia interesse, sui rifiuti abbandonati, e su ogni altra problematica, con un semplice sms al numero che potrà essere pubblicizzato in vario modo, anche con un semplice adesivo sui contenitori, e con un minimo costo del servizio di messaggeria, che deve coprire solo i costi di gestione, da pensare su scala consortile, ma da estendere a livello regionale, nel medio periodo.

L’utilizzo delle telecamere a circuito chiuso, in posti strategici, e a rotazione, è un altro servizio da attivare, come in molti hanno già rilevato, perché lo scarso senso civico di qualcuno e la oggettiva difficoltà di differenziare i rifiuti, in situazioni particolari come quelle degli stabilimenti balneari e dei ristoranti, producono tendenzialmente situazioni di inquinamento, che gli ispettori ambientali da soli non potranno mai risolvere con le sanzioni.

Con le telecamere si deve arginare anche il fenomeno del crescente abbandono di mozziconi di sigarette, bottiglie di plastica ed altro nei cigli delle strade, che è dovuto allo scarso senso civico ed alla penuria di cestini.

Per fronteggiare il lievitare dei costi relativi alla raccolta, il Comune di Senigallia, il consorzio e la Provincia di Ancona devono valorizzare le proprie buone prassi, facendo lievitare le entrate relative al riciclo, ed istituendo punti di stoccaggio e di riciclo di tutti i tipi di rifiuti, ed evitando di spendere soldi per trasportarli fuori regione, per farli riciclare.

Inoltre andrebbe avviato il servizio di raccolta differenziata e di riuso, tramite Consorzio, anche delle pile esauste e del tetrapack. Infine, vanno potenziate le economie di scala, ed il CIR33 deve fondersi con il Consorzio Conero Ambiente, come prevede una proposta di legge regionale specifica, affinché il sistema nel suo complesso possa ridurre i costi di funzionamento e veder estese a tutta la provincia le metodologie di raccolta e di smaltimento praticate dal Consorzio CIR33. La realizzazione di nuovi impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti differenziati non può andare a rilento, nel bacino Ancona sud (Conero Ambiente), e per evitare il rischio di far saturare le discariche presenti dell’ambito di Ancona Nord, non è più tollerabile una Provincia a due velocità.

Serve una Provincia che abbia un bacino unico che funzioni tutto, per la gestione del ciclo delle acque e dei rifiuti, e con procedure di realizzazione dei nuovi impianti più veloci.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-08-2009 alle 03:44 sul giornale del 17 agosto 2009 - 5056 letture

In questo articolo si parla di raccolta differenziata, politica, senigallia, Giuseppe Gambelli e Matteo Perini