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comunicato stampa
Si blocca l\'ascensore dell\'Ex Irab: anziani rinchiusi per oltre un\'ora

3' di lettura
1876
da Franco Giannini
lospigolatore.blogspot.com

Non era la prima volta e credo neppure sarà l\'ultima, perché quando si ha a che fare con la meccanica, bisogna sempre tenere in conto l\'eventualità del possibile guasto. Però è anche vero che quando i guasti si moltiplicano in un  breve lasso di tempo, allora dovrebbe scattare quella famosa molla che ci obbliga ad indagini più approfondite.

 

Ieri (28 cm) alle 17,40 l\'ascensore della Casa Protetta ex Irab di Via Cellini, con il suo improvviso blocco, ha sequestrato per circa un\' ora, al suo interno, due Ospiti con un famigliare ed un volontario del Servizio Civile. Solo il tempestivo e laborioso lavoro dei VF intervenuti a sirene spiegate, chiamati dal famigliare che si trovava all\'interno dell\'ascensore, ha fatto si che la cosa si risolvesse nel migliore dei modi. Anche se in verità, il personale della Casa aveva di già preso tutti gli accorgimenti previsti in questi casi.

Ma credo che quando simili eventi sono così ripetitivi, i casi sono due: o si cambia il fornitore del servizio assistenza, o si cambia l\'ascensore, perché ormai vetusto.

Oltre all\'aspetto tecnico, essendo presente, ho potuto constatare di persona, quanto sia difficoltoso, per i mezzi di soccorso introdursi in questa stradina in salita e stretta. Inoltre occupata fin da via Cellini, anche da camioncini parcheggiati che ne riducono la carreggiata. Anche lo spazio di fronte al cancello d\'ingresso è angusto e con le macchine in sosta, non permette di prendere la curva in modo adeguato. Tralasciamo di soffermarci sull\'inciviltà dei posteggianti anche se francamente devo dire che in questo frangente la manovra sarebbe stata superflua, dal momento che non esistevano problemi di immediata usufruizione del mezzo che è rimasto quindi fuori,... ma se si fosse trattato di altro ?

E\' allora che mi è ritornato a mente lo scaricabarile delle responsabilità, di quando chiesi l\'elemosina di qualche posto macchina in più. Ebbe il sopravvento la legge del non vedo, non sento, non parlo. Mi sono chiesto allora se in una situazione più drammatica tale legge sarebbe stata sufficiente a tacitare coscienze un po\' sopite.

Per fortuna è tutto bene quello che finisce bene. Solo un po\' di spavento, che spero sia servito almeno a sistemare in via definitiva quello che ormai è da considerarsi più che un ascensore, un \"montacarichi\" e a risvegliare gli animi di chi potrebbe se non ampliare il parcheggio, almeno allargare con una ruspa la strada. Che cosa serve? Solo la buona volontà e il voler essere disponibili senza avvolgersi in questioni sciocche di lana caprina.

Una parola ancora, prima di concludere, un doveroso elogio e ringraziamento a tutto il personale presente che malgrado l\'imprevisto, ha fatto si che il servizio di mensa e di messa a riposo di coloro che avevano cenato, non fosse minimamente sconvolto.