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Marcantoni: ecco le cause della crisi del PD senigalliese

3' di lettura Senigallia 22/06/2009 - E bravo Stefano Schiavoni! Finalmente qualcuno nel PD trova il coraggio, dopo le elezioni del 6 e 7 giugno, di dire le cose come stanno, anche il tono è sempre curiale e giustificativo.

Perché finora da molti esponenti di quel partito abbiamo ascoltato, sia a livello nazionale che nella nostra città, affermazioni quasi trionfalistiche sul risultato elettorale. Tutti ricordiamo le parole della Senatrice Silvana Amati che, a spoglio appena concluso, dichiarava la buona tenuta del suo partito anche nella nostra città, cosa che faceva ben presagire anche sulle prossime elezioni amministrative.

Ora, se perdere circa 4000 voti la rende così soddisfatta, noi non possiamo che augurarle di perderne altrettanti la prossima tornata elettorale, così raggiungerà vette di felicità ancora più alte. E\' bene poi ricordare che il PD, o i Democratici di Sinistra prima, nelle ultime sfide elettorali amministrative sono andati sempre peggio che nelle consultazioni a carattere europeo o nazionale.
Forse proprio perché, come dice sempre Schiavoni, \"c\'è un\'attenzione diversa quando bisogna votare per il futuro della propria città\". Tanto che i risultati in campo nazionale sulle amministrative appena concluse non sono migliori di quelli europei, avendo il PD perso la stragrande maggioranza delle province e dei comuni che amministrava.

Ma l\'analisi che Schiavoni avanza a giustificazione della sconfitta elettorale ha certamente elementi di verità. Quando afferma che i DS erano un partito radicato nel territorio con contatto quasi quotidiano con la propria base, e che invece ora il PD non riesce a ristabilire questo contatto, dice certamente una verità.

E ciò lo si può vedere confermato particolarmente nella nostra città, dove forse come mai fino ad ora il distacco tra il partito che amministra e i senigalliesi è stato così ampio.
I comitati cittadini contro le scelte di questa Amministrazione ormai non si contano più, e basta girare per i quartieri o nel centro storico per sentire sempre più frequenti e feroci critiche contro chi governa la città, sia sui singoli atti che sull\'atteggiamento molto spesso tutt\'altro che volto all\'ascolto dei cittadini.

La vicenda della colonia ex Enel è emblematica da questo punto di vista. A fronte della possibilità di verificare se i senigalliesi fossero in sintonia con le scelte di Sindaco e Giunta sulla deviazione del lungomare davanti alle colonie stesse, c\'è stata una chiusura totale negando la possibilità a tutti di poter esprimere la propria valutazione. E la cosa non è di poco conto, visto che tale progetto cambia in maniera sostanziale e straordinaria un comparto territoriale che così è da un secolo e mezzo.

Poi è giusto e sacrosanto che una Amministrazione che è stata votata per amministrare un territorio possa e debba compiere scelte che ritiene importanti per la comunità, ma visto che questo specifico progetto non era nel progetto politico per cui si è chiesto il voto, non sarebbe stato né antidemocratico, né disdicevole sentire magari l\'opinione della città.
Credo che sia prorprio in questo atteggiamento poco, forse per nulla dialogante, caro Schiavoni, una delle cause che sta facendo fallire il progetto del Partito Democratico, che sta perdendo consenso anche in quelle roccaforti ritenute fortezze sicure ed inespugnabili.

E quando non si dialoga si diventa autoreferenziali e portatori soltanto di interessi di parte, cosa che è in contraddizione con l\'aggettivo \"democratico\" che accompagna il vostro partito.

da Fabrizio Marcantoni
Coordinamento Civico




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-06-2009 alle 18:09 sul giornale del 22 giugno 2009 - 4671 letture

In questo articolo si parla di politica, stefano schiavoni, fabrizio marcantoni, senigallia, coordinamento civico, partito democratico





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