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Crisi nel senigalliese: i sindacati chiedono un tavolo con le parti sociali

sicurezza sul lavoro 2' di lettura Senigallia 18/06/2009 - I dati recentemente forniti del Centro per l’Impiego sulla situazione occupazionale purtroppo confermano le valutazione e le preoccupazioni che le segreterie di zona di CGIL CISL e UIL hanno già espresso alcuni mesi fa sulla pesante crisi produttiva che ha interessato il nostro territorio fin dall’autunno dello scorso anno.

Infatti, al 30 aprile 2009 sono in forte aumento, rispetto allo stesso periodo del 2008, gli iscritti nelle liste di mobilità che sono passati da 102 a 292 con un incremento del 186%. A questo dato dobbiamo registrare che tra maggio e giugno altre aziende hanno interrotto la loro attività produttiva incrementando, a quanto ci risulta, ulteriormente tale dato di circa 70 unità lavorative. Anche per ciò che concerne la Cassa Integrazione Guadagni, segnaliamo che oltre alle aziende che già stanno usufruendo di tale ammortizzatore sociale, altre e nuove se ne sono aggiunte raggiungendo ormai oltre le 80 aziende sul territorio, alle quali dobbiamo aggiungere quelle artigiane che ultimamente possono usufruire della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga.


Entrambi le situazioni stanno dimostrare che per quanto ci riguarda non ci sono ancora segnali di ripresa. Proprio per cercare di tutelare il lavoro, CGIL CISL e UIL preoccupate del perdurare della crisi e del fatto che alcune aziende del nostro territorio stanno per terminare l’utilizzo delle 52 settimane di CIG Ordinaria, confermano la necessità che queste vengano aumentate fino ad un massimo di 104 settimane e che le aziende ricorrano maggiormente all’utilizzo dei Contratti di Solidarietà, così come chiediamo che vengano aumentate le risorse per gli ammortizzatori in deroga per i lavoratori delle aziende artigiane e commerciali (oggi hanno una durata massima di solo 4 mesi). Dobbiamo anche registrare che il perdurare dello stato di crisi produttiva sta facendo emergere anche pesanti situazioni finanziarie che non permettono alle aziende né di anticipare la Cassa Integrazione ai lavoratori, né di finanziare sia la produzione che gli investimenti.


Pertanto CGIL CISL e UIL ritengono che il sistema bancario in questa fase debba svolgere un ruolo più attivo verso il sistema produttivo in generale per favorire il superamento dello stato di crisi ed in particolar modo verso le imprese che investono in innovazione tecnologica e di prodotto. Anche le Istituzioni locali, visto che ben 9 comuni su 11 hanno eletto i nuovi Amministratori, debbono confrontarsi, in maniera propositiva e coordinata tra loro, riattivando il Tavolo Territoriale con le Parti Sociali, per meglio definire, anche rispetto alla profonda crisi, le azioni comuni da intraprendere sia per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali che per la valorizzazione delle specificità dell’intero territorio delle valli Misa-Nevola.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-06-2009 alle 16:34 sul giornale del 18 giugno 2009 - 2702 letture

In questo articolo si parla di economia, Cgil, Cisl e Uil, sicurezza sul lavoro





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