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Polemica Ex Enel: la comunità ebraica si riunisce

daniele tagliacozzo 2' di lettura Senigallia 06/05/2009 - La Comunità Ebraica è chiamata a prendere una posizione netta in merito alla vicenda della demolizione delle ex colonie Enel. L\'intervento previsto dal piano di riqualificazione dell\'area sul lungomare Da Vinci, destinata a trasformarsi in un polo turistico-residenziale, ha creato molti malumori anche all\'interno della Comunità Ebraica.

Il mondo politico (quello dell\'opposizione ma anche di ex assessori di centro sinistra) e culturale senigalliese si è già espresso a favore del mantenimento dell\'edificio che fu sede anche di un campo di concentramento dove vennero internati molti ebrei in attesa di essere deportati. Alcuni israeliti, tra cui Ettore Coen che per primo sollevò il problema, si sono già espressi condannando la demolizione delle ex colonie Enel mentre dal direttivo della Comunità Ebraica di Ancona (cui fa capo quella senigalliese) ancora tutto tace. La questione infatti avrebbe creato un certo imbarazzo dal momento che tra i proprietari dell\'area delle ex colonie Enel figurano le famiglie Riccardo e Remo Morpurgo, quest\'ultimo vice presidente della Comunità ebraica.


Abbiamo indetto per venerdì un consiglio straordinario -afferma Daniele Tagliacozzo, consigliere in carica della comunità ma nome noto nel capoluogo dorico in quanto ex assessore comunale- affinchè la Comunità prenda una posizione ufficiale su questa vicenda. Personalmente posso dire quello che è il mio parere. Io sono assolutamente favorevole affinchè la memoria di quello che fu un luogo altamente simbolico venga preservato. Sarebbe opportuno pensare una qualche modalità per mantenere vivo il ricordo. Io, come molti della comunità, del resto, abbiamo appreso questa vicenda dai giornali ed è necessario che ci sia un confronto ufficiale”.


A bloccare momentaneamente l\'arrivo delle ruspe alle ex Colonie Enel c\'ha pensato intanto la Soprintendenza, chiamata in causa dai consiglieri comunali Roberto Mancini (Rifondazione Comunista) e Andrea Bacchiocchi (Gruppo Misto), che ha fermato l\'avvio dei lavori in attesa di esprimersi in merito all\'opportunità di apporre un eventuale vincolo di tutela. “Tra oggi e domani ci aspettiamo il sopralluogo della Soprintendenza, in attesa che si pronunci sulla questione -dice Mancini- non voglio entrare nel merito della vicenda per quanto sta accadendo all\'interno della comunità ebraica, più in generale invece mi preme sottolineare che se pensiamo alla tragedia Shoah non dobbiamo dimenticare che il sistema dei campi di concentramento si basava su una fitta rete di strutture radicate sul territorio, tra cui c\'era anche quella di Senigallia. Sostanzialmente non poteva esistere Auschwitz senza la presenza dei campi di internamento nelle nostre realtà locali. Si capisce come il valore storico della testimonianza alle ex colonie Enel sia enorme e ringrazio di cuore Ettore Coen che per primo ci ha ricordato questo passato”.






Questo è un articolo pubblicato il 06-05-2009 alle 23:51 sul giornale del 07 maggio 2009 - 5876 letture

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