comunicato stampa
Nuova veste per Palazzo Fagnani, edificio storico di Senigallia


Nella cartografia storica di Senigallia il palazzo Fagnani ed il palazzo
Comunale compaiono per la prima volta nella mappa del 1664. La
realizzazione del palazzo fu interrotta per una lite durata molti anni
fra la famiglia Fagnani e gli amministratori del Municipio. I due
contendenti si litigavano la proprietà del terreno sul quale sorgevano i
due fabbricati; la conclusione fu che la costruzione del Palazzo
Comunale non poté essere continuata, mentre per palazzo Fagnani restò
sospeso il completamento del lato che prospetta il Municipio: le
decorazioni sulla facciata di via Fagnani non vennero mai realizzate. Il
palazzo nel corso degli anni non è stato soggetto a modifiche rispetto
al suo assetto originario e non ha subito rilevanti danneggiamenti a
seguito di eventi sismici del dopoguerra.
Le uniche modifiche riguardano
la divisione in tanti lotti per dar luogo all\'asta pubblica avvenuta nel
novembre del 1882.
La ristrutturazione dello storico edificio della città di Senigallia è
affidata a un gruppo di professionisti d\'impresa quali “A studio
architetti Mario Gentili”, l\'Impresa Edile Latini Luigi & Figli, Gamma e Comes, per la fornitura di materiali, che
opereranno un intervento di restauro su tutte le facciate, per la prima
volta dopo più di 300 anni. Nel dopoguerra, infatti, l\'unico intervento
realizzato riguardò la posa in opera di ganci e staffature in ferro che
dovevano svolgere il compito di bloccare il movimento di distacco di
molte cornici e architravi in pietra; tali staffature in ferro si sono
nel tempo arrugginite e poi definitivamente rotte non svolgendo più la
loro funzione che peraltro doveva essere solo provvisoria.
Inizieranno i lavori di restauro delle facciate che riguarderanno il
consolidamento e idropulitura di tutti gli elementi in pietra, la
microcucitura di elementi architettonici in precario equilibrio, la
pulitura mediante applicazione di impacchi chimici, la revisione delle
stuccature ed integrazione localizzata delle lacune di superfici in
pietra, la velatura cromatica delle superfici ad imitazione della pietra
arenaria del cornicione, il restauro delle internate decorative,
l\'idrolavaggio dei paramenti in mattoni e la successiva \"sagramatura\"
(velatura di intonaco costituita da calce e grassello di calce,
pigmentata con Terra di Siena bruciata) cosi da riportare in luce
l\'originario aspetto del Palazzo.
La fine dei lavori e\' prevista per la
fine di giugno 2010.
Palazzo Fagnani presenta un\'ampia facciata, al centro della quale due
eleganti colonne sostengono il balcone che incornicia un grande arco,
sotto il quale si apriva la porta principale di ingresso, che avrebbe
dovuto dare accesso al cortile e alla scala d\'onore, mai costruita per
difetto finanziario dei proprietari. Accanto alla porta principale sono
presenti tre porte per lato, di cui quella centrale più piccola è
l\'ingresso alla scala secondaria o di servizio, che nella mancanza della
gran scala serve da accesso ai diversi livelli del palazzo. Dal plano
terreno si sale al piano di mezzanino con sei finestre in facciata, tre
da ciascun lato delle colonne del balcone e tre piccole finestre danno
luce alle stanze sotto il balcone.
Sopra al mezzanino si trova una serie
di camere grandi che erano state destinate a formare il plano nobile,
con ampie finestre in facciata, tra cui la più decorata che da accesso
al balcone. Il terzo ed ultimo piano presenta in facciata lo stesso
numero di finestre, della medesima dimensione di quelle del piano
nobile. La facciata su Corso II Giugno conserva le stesse linee e le
stesse disposizioni delle finestre e delle porte della facciata su
piazza Roma. Dal lato di via Fagnani si nota la mancanza di decorazioni
e l\'irregolarità di porte e finestre, a causa della lite con il
Municipio. Tutti gli ornamenti, il portale principale con le colonne ed
il balcone, gli stipiti delle porte e le cornici delle finestre, sono
realizzate in pietra d\'Istria.
Non c\'è riscontro in nessuna parte della facciata dello stemma della famiglia Fagnani, venne infatti distrutto sul finire del XVIII secolo dai rivoluzionari. Lo stemma della famiglia presentava tre bande d\'oro su campo azzurro, in capo allo scudo tre gigli d\'oro su campo azzurro, lo stemma del Re di Francia per mostrare i privilegi concessi da quei sovrani. (Lorenzo Grottanelli: \"La Famiglia Fagnani di Senigallia\" Uffici delia Rassegna Nazionale, 1906 Firenze). Una documentazione di palazzo Fagnani della fine del 1800 e\' il quadro di Piazza Roma del pittore senigalliese Federico Santini, presente nella Sala del Consiglio Comunale di Senigallia, da cui si rileva come le facciate fossero originariamente intonacate con una velatura di calce colorata in pasta, chiamata sagramatura.

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