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Senigallia è il comune più motorizzato

autostrada 3' di lettura Senigallia 07/02/2009 - Nel comprensorio di Senigallia, secondo le elaborazioni di Confartigianato su dati Aci, circolano più di 42.000 automobili. Senigallia il comune “ più motorizzato” con oltre 27.000 vetture.

La crisi dell’auto continua a colpire duro ma a finire alle corde non sono solo i colossi del settore che registrano cali nelle vendite ma anche le piccole imprese che alimentano la lunga filiera dell’indotto e dei servizi: moltissime nel senigalliese. Queste aziende, sottolinea Marco Bazzucchi Presidente della Confartigianato di Senigallia, hanno iniziato a scricchiolare sotto la spinta di una crisi che per alcuni settori specifici, come quello dell’autoriparazione è iniziata da tempo. Ora si è aggiunta anche la crisi che ha investito frontalmente il settore auto nel suo complesso.


E per gli autoriparatori, che hanno già dovuto affrontare un decennio difficile, gli effetti potrebbero essere disastrosi. Sono molti i posti di lavoro a rischio: per ogni addetto alla produzione di autovetture ce ne sono circa 3 che operano nei settori della manutenzione e riparazione . Le imprese che non chiudono o che non licenziano, devono comunque fare i conti con la diminuzione del fatturato. Intanto il Governo corre ai ripari e mette a punto le prime misure a sostegno del settore dell’auto. Ma ‘dimentica’ il comparto dell’autoriparazione, tagliandolo fuori da qualsiasi misura di sostegno. Confartigianato, ricorda il Presidente di Senigallia Marco Bazzucchi, ha indicato una serie di misure concrete che potrebbero rimediare alla dimenticanza, contribuendo fattivamente al sostegno delle imprese di autoriparazione. Il pilastro sul quale poggia la proposta è rappresentato dalla richiesta di considerare in una dimensione allargata il comparto automobilistico: da un lato, le aree di filiera prossime all’industria automobilistica, dall’altro delle aree di potenziale domanda che, probabilmente e comunque, non saranno in grado di intercettare gli stimoli derivanti dai cosiddetti “incentivi alla rottamazione” mediante l’acquisto di una nuova autovettura, ma che potrebbero essere, invece, interessate ad interventi di miglioramento e di messa in efficienza del parco veicoli circolante.


In sostanza, considerare in una “dimensione allargata il comparto automobilistico” si traduce nella richiesta di Confartigianato di comprendere anche l’autoriparazione tra i settori che beneficeranno delle misure governative. La prima misura di cui Confartigianato sollecita l’attuazione è un abbassamento, anche temporaneo, dell’Iva sulle riparazioni ed un contestuale finanziamento delle stesse attraverso misure di defiscalizzazione e di accesso al credito agevolato per la manutenzione dei veicoli”. Poi la richiesta di “prevedere incentivi per chi acquista veicoli usati euro 3 ed euro 4 e rottama veicoli con più di 10 anni euro 0, euro 1 ed euro 2. Infine la proposta “di assicurare un ulteriore sostegno per chi decide di trasformare la propria auto da benzina a Gpl, che oggi ammonta a soli 350 euro, meno di un quarto dell’incentivo riconosciuto alle case costruttrici per l’installazione dei medesimi impianti al momento della vendita.


   

da Confartigianato Senigallia






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-02-2009 alle 01:01 sul giornale del 07 febbraio 2009 - 1441 letture

In questo articolo si parla di lavoro, confartigianato, economia, commercio, impresa





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