Roberto Mancini è il primo candidato a sindaco per il 2010

Ad un anno dalle elezioni amministrative Rifondazione Comunista scende in campo con una candidatura che già rimescola le carte dei giochi politici. E comunque vada il centro sinistra sarà diviso. Il Pd infatti (che rinvia ogni decisione sul candidato alle primarie anche se l\'attuale assessore Maurizio Mangialardi resta il favorito) di appoggiare Mancini non ci pensa proprio. E la battaglia per le alleanze vede nel mezzo le forze minori come Comunisti Italiani, Repubblicani Europei, Sinistra Democratica, Italia dei Valori ma anche i “dissidenti” del Pd (vedi Andrea Bacchiocchi confluito nel Gruppo Misto). Nel mezzo (come affermato proprio ieri dal presidente Roberto Primavera) si collocano i Verdi che, a questo punto, dovranno scegliere se schierarsi con Rifondazione o con il Pd.
L\'annuncio ufficiale della candidatura di Mancini è arrivato ieri mattina, in largo anticipo rispetto alla scadenza elettorale del 2010 ma con una motivazione ben precisa. \"Roberto Mancini è l\'uomo giusto -ha detto il segretario del Prc Luigi Rebecchini- persona seria, stimata e meticolosa nel suo lavoro di consigliere comunale. Mancini è il candidato vincente perchè costruirà il programma elettorale insieme ai cittadini. Ricominceremo dal quel confronto diretto e partecipato che manca da anni in questa città. Il nostro sarà un programma alternativo al Pd e ai partiti a lui subalterni\". \"Abbiamo un anno di tempo per costruire con la città un programma innovativo -ha aggiunto Roberto Mancini- vogliamo mettere insieme la società civile, le associazioni e tutte le componenti cittadine e abbiamo un anno per costruire un programma credibile\".
Mancini è già al lavoro per iniziare la serie di incontri sul territorio, quartiere per quartiere, frazione per frazione, per redigere il programma elettorale che come unico canovaccio iniziale avrà l\'attenzione per la politica urbanistica, il problema del lavoro e dell\'economia e il turismo. Sulle possibili alleanze non usa mezzi termini il consigliere provinciale. \"Ricostruiamo la sinistra partendo dal basso -ha evidenziato Fabrizio Petrolati- rispetto alla candidatura di Mancini, Rifondazione sta a latere perchè è attorno a lui che dovranno aggregarsi le tante componenti sociali e anche le forze politiche che credono in questo progetto. Non vogliamo più arrivare alle elezioni con un sistema di mediazione tra segreterie partitiche e con un programma già fatto. La Angeloni non lascerà la politica dopo il secondo mandato e in prospettiva avrà già più di un incarico tra cui scegliere. A Senigallia il Pd ha già preparato il terreno a chi prenderà il suo testimone. Lo si vede a chi sono stati affidati lavori pubblici e urbanistica (Mangialardi appunto ndr). Costruiscono il futuro per mantenere il passato. Le primarie del Pd? Solo una bufala. In quanto ai verdi, Simone Ceresoni (assessore della Giunta Angeloni ndr) ha appiattito il suo ruolo a subalterno del Pd, dimenticandosi delle battaglie fatte quando era consigliere\".
A sostenere la candidatura di Mancini è arrivato anche il segretario provinciale di Rifondazione. “Il Pd ragiona su logiche di prepotenza istituzionale -aggiunge Massimo Marcelli Flori- e a noi questo non interessa”.

Questo è un articolo pubblicato il 07-02-2009 alle 01:01 sul giornale del 07 febbraio 2009 - 11353 letture
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