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Le telecamere debuttano in Consiglio, e c\'è la bagarre

consiglio comunale 3' di lettura Senigallia 30/01/2009 - Al debutto dell\'occhio del Grande Fratello in consiglio Comunale è subito bagarre. É stato un esordio dai toni accesi e polemici quello andato in onda via webcam per la prima volta sul sito istituzionale del comune di Senigallia.

Grazie ad una modifica del regolamento comunale, è stata installata una telecamera che riprenderà tutte le sedute del Consiglio Comunale dando la possibilità di seguire i lavori restandosene comodamente in casa. E lo “spettacolo” mercoledì sera non è mancato. Protagonisti dello scontro istituzionale il consigliere di Liberi Per Senigallia Roberto Paradisi e il sindaco Luana Angeloni. Terreno di battaglia, il referendum consultivo sul lungomare promosso da Luciano Chiappa e sul quale i comitato dei garanti dovrà esprimersi sul giudizio di ammissibilità entro il 31 gennaio.


Nel pomeriggio il comitato, composto dagli avvocati Alessandro Luchetti (scelto dalla maggioranza) e Filippo Boccioletti (nominato dall\'opposizone) e presieduto dal difensore civico Sabina Sartini aveva ascoltato le motivazioni dei promotori del referendum, promosso con lo scopo di fermare la politica urbanistica della Giunta che con il piano d\'area delle ex colonie Enel frammenterebbe il lungomare. Subito dopo il comitato avrebbe dovuto riunirsi per emettere un verdetto. Decisione sospesa per l\'intervento dell\'opposizione che denunciava “l\'ingerenza del sindaco Luana Angeloni nei lavori del comitato dei garanti”. L\'audizione dei promotori del referendum sarebbe stata subordinata dall\'avvocato Luchetti all\'ascolto preventivo da parte del comitato della Angeloni.


Durante la discussione sull\'opportunità o meno di convocare i promotori per il referendum l’avv. Lucchetti -ha esordito Paradisi in consiglio- ha subordinato la legittima convocazione dei promotori all’invio, per conoscenza, della convocazione anche al sindaco affinchè potesse essere parimenti ascoltata dal Comitato dei Garanti. Motivazione giustamente contestata dall’avv. Boccioletti. L\'invio della convocazione al sindaco è stato votato con il voto decisivo del difensore civico quale”. E qui Paradisi si infervora. “Ci troviamo di fronte ad una grave scorrettezza procedurale in quanto il sindaco di Senigallia è parte in causa della vicenda -attacca il consigliere- avendo pubblicamente ed esplicitamente espresso la propria contraria posizione all’indizione del referendum democratico. Non solo. Il Comitato dei Garanti ha dimostrato di non avere alcuna autonomia”.


Secca la replica del primo cittadino. “Il sindaco non ha mai dichiarato, e sfido Paradisi a dimostrare il contrario, di essere contraria al referendum come istituto alto di partecipazione democratica perchè sono rispettosa di quelle che leggi costituzionali, dello stato, dello statuto del comune e del regolamento e quindi la invito a rettificare -dice la Angeloni mentre Paradisi continuava ad incalzare a microfono spento- il sindaco non ha agito per alterare le condizioni di serenità in cui dovrebbe poter lavorare il comitato dei garanti e quello che lei ha detto è altamente lesivo dell\'onorabilità e professionalità di tutti e tre i componenti del comitato. Deve chiedere scusa al comitato dei garanti e al sindaco”. E se Paradisi a rettificare non ci pensa proprio, il comitato dei garanti è sempre più in “crisi”. La decisione è stata ulteriormente rinviata ad una seduta fissata per domani mattina, ultimo giorno utile per emettere il verdetto.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-01-2009 alle 01:01 sul giornale del 30 gennaio 2009 - 2792 letture

In questo articolo si parla di luana angeloni, roberto paradisi, referendum, consiglio comunale, giulia mancinelli, politica





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