Opposizione: il comitato dei garanti deve riferire in Consiglio Comunale

I sottoscritti consiglieri comunali
PREMESSO CHE:
- Nell’ultima riunione del Comitato dei Garanti per il referendum civico del 23.01.2009 è stato deciso di accogliere la richiesta di audizione dei promotori per il referendum per il giorno 28.01.2009 alle ore 14;
- Durante la discussione in ordine alla opportunità o meno di convocare i promotori per il referendum, un membro del Comitato, l’Avv. Lucchetti (nominato dalla maggioranza consiliare), ha subordinato la legittima (e necessaria) convocazione dei promotori all’invio, per conoscenza, della convocazione anche al sindaco affinchè il sindaco stesso – se ritenuto – potesse essere parimenti ascoltato dal Comitato dei Garanti. Motivazione giustamente e correttamente contestata dall’Avv. Boccioletti (nominato dall’opposizione consiliare) che ha espresso forte dissenso;
- Mentre la convocazione dei promotori del referendum veniva votata all’unanimità, l’invio della convocazione al sindaco con le finalità del tutto inopportune e palesemente illegittime così come articolate (anche a verbale!) da un membro del Comitato, veniva votato a maggioranza con il voto decisivo del difensore civico quale presidente del Comitato dei Garanti;
- E’ di tutta evidenza che ci troviamo di fronte ad una GRAVE scorrettezza procedurale in quanto il sindaco di Senigallia è parte in causa nella vicenda in oggetto avendo pubblicamente ed esplicitamente espresso la propria contraria posizione all’indizione del referendum democratico. Non solo. Il Comitato dei Garanti, a norma dell’art. 66 dello Statuto Comunale, deve necessariamente essere imparziale e indipendente dagli organi di governo. E’ pertanto palesemente illegittima la forzatura procedurale, che evidenzia un evidente favore nei confronti delle posizioni del massimo organi di governo cittadino, di subordinare la convocazione dei promotori del referendum (i quali dovrebbero sentirsi garantiti nei loro interessi e nelle loro legittime aspettative dal Comitato dei Garanti) all’invio al sindaco della convocazione medesima al fine di metterlo in condizione di essere ascoltato;
- Si evidenzia come il sindaco non ha né potrebbe avere alcun titolo per essere ascoltato dal Comitato dei Garanti chiamato semplicemente ad accertare “l’ammissibilità del referendum rispetto alle norme statutarie e regolamentari”;
- L’invito (sintomo di vicinanza reverenziale e faziosità procedurale) al sindaco, con le grossolane e illegittime motivazioni riportate, caratterizza in termini fortemente politicizzati l’esito della riunione del Comitato del 23.01.2009 anche in aperta violazione dei diritti delle minoranze in seno al Consiglio Comunale;
Premesso tutto ciò,
si insta affinchè venga disposta con assoluta urgenza l’audizione in Consiglio Comunale (organo che ha espresso i membri del Comitato e al quale il Comitato dei Garanti risponde) dei membri del Comitato stesso al fine di chiarire le ragioni di tale forzatura procedurale che viola le regole di imparzialità e indipendenza del Comitato nei confronti degli organi di governo così come previsto dallo Statuto comunale.
Si chiede altresì che il Consiglio Comunale (o la conferenza dei capigruppo) dispongano la immediata sospensione dei lavori del Comitato in attesa dell’audizione dei membri dello stesso in seno al Consiglio Comunale, unico organo deputato a valutare e ad esprimersi sull’opera del Comitato dei Garanti.
Coordinamento Civico
Popolo della Libertà
Gruppo Misto

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-01-2009 alle 01:01 sul giornale del 29 gennaio 2009 - 3497 letture
In questo articolo si parla di opposizione, consiglio comunale, politica, senigallia
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